ABBIATEGRASSO – Non le manda certo a dire Gian Marco Garbi, presidente della sezione abbiatense dell’Anpi, che in occasione della festa della Liberazione ha pronunciato un discorso di ben 20 minuti ma capacissimo di mantenere viva l’attenzione dei presenti: “Molti ci chiedono se è ancora attuale festeggiare questa ricorrenza. Sì! – ha esordito il presidente Anpi – Proprio in questo periodo in cui la nostra Costituzione è sotto attacco e stanno rialzando la testa i deliranti ideali fascisti, è più che mai necessario ricordare i valori della lotta di liberazione! Quando durante la Seconda Guerra Mondiale molte donne e uomini hanno deciso di passare alla lotta partigiana affrontando una vita di stenti e patimenti, lasciando i propri affetti e la propria casa, ci hanno ridato non solo la libertà ma anche la dignità! Una dignità che oggi viene messa in discussione da chi vuole riscrivere la storia e da chi cerca nel revisionismo la condanna della Resistenza chiamando i partigiani banditi e assassini e affermando che tutti i morti sono uguali. Io dico che non lo sono: ci sono morti buoni e morti cattivi. E questo l’ha detto recentemente anche il Presidente della Repubblica Mattarella. – ha proseguito Garbi con questo passaggio applaudito – I morti buoni sono quelli che hanno lottato per la libertà e la democrazia, quelli cattivi per sostenere una feroce dittatura. La dignità viene messa in discussione da chi indossa e mostra orgoglioso magliette con l’effige di Mussolini, cosa vietata dalla legge; da chi organizza raduni nazisti, da chi usa il saluto romano con naturalezza senza sapere cos’è stato veramente il fascismo. Usano slogan tipo ‘ah, quando c’era lui’, ‘vincere e vinceremo’, ‘credere, obbedire e combattere’ ma va a cagare! Incitano al fascismo senza ricordare le leggi razziali, le deportazioni degli ebrei, degli zingari, degli omosessuali”. E ancora: “Mussolini cos’ha fatto? Qualche guerra e le ha perse tutte! Da qualche tempo poi sta crescendo il negazionismo riguardo ai campi di concentramento, c’è chi dice che l’Olocausto non è esistito. Andate a vedere e chiedete agli ultimi superstiti come hanno vissuto ai tempi e come sono stati ridotti a larve, non più esseri umani! E’ colpa nostra se glielo permettiamo, restando indifferenti! Gridiamo ‘no’! In Germania, se qualcuno organizza raduni neonazisti viene messo in galera; in Italia se qualcuno interviene per impedire manifestazioni neofasciste, viene arrestato lui. Spieghiamo alle future generazioni – ha proseguito – cosa sono stati davvero il ventennio fascista, la Resistenza, la lotta di Liberazione, spieghiamo loro l’incredibile coraggio degli eroi partigiani, non lasciamo che siano morti invano. Dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi che il nemico non è chi fugge sul barcone dalla fame, dalla miseria, dalle persecuzioni politiche o religiose. Nemico è chi quelle situazioni le ha create, in nome di un becero profitto economico. Dobbiamo difendere la Costituzione – ha concluso Gian Marco Garbi – e questo significa difendere l’articolo 1: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, che oggi viene cancellato da leggi che tolgono la dignità e i diritti che i lavoratori hanno conquistato in anni di lotte sindacali: si lavora per 4 euro all’ora! Come può uno Stato permettere che un uomo e una donna non possano più dare ai loro figli un futuro radioso?”. E.A.