ABBIATEGRASSO – Il Movimento della Terza Età si è incontrato martedì 12 dicembre, nella sala del Centro Mater Misericordiae di via Piatti, per ammirare le fotografie scattate da Giorgio Reina sul territorio.

Centinaia d’immagini riproducono squarci di paesaggi dell’Abbiatense, Ozzero, Fagnano, Cozzo e S. Giorgio Lomellina, del territorio pavese e del Borgo di Morimondo. La vita quotidiana spinge l’individuo a sottovalutare la natura. La sua capacità innata di creare forme perfette, costruire un mondo dove tutto è connesso e niente è lasciato al caso, è esaltata dalla macchina fotografica e dai giochi di luce regalati dall’universo. Ogni persona è interconnessa con il mondo ed esso con lei.

Movimento della Terza Età

Un manto di ragnatele steso sopra un campo di grano attrae per i colori ben assortiti di due eventi naturali apparentemente distinti. Minuscoli animaletti hanno tessuto una trama artisticamente perfetta di fili per proteggere un campo coltivato con amore, o per denaro, dall’uomo. Paesaggi innevati suscitano emozioni diverse se guardati in una stagione differente. La neve nasconde un salice piangente e a primavera il sole lo rende sorridente.

I campi di colza sono uno dei protagonisti della primavera padana, come i mulini sono un simbolo importante della civiltà che cambia. I mulini ispirano racconti fiabeschi e riportano alla mente un passato semplice e genuino. Il tipico mulino lombardo è quello con una grande ruota di ferro, munita di pale ricurve, che spruzzano acqua al loro tuffarsi in piccoli corsi d’acqua. Oggigiorno case abbandonate sono fotografate in mezzo a una campagna da salvaguardare dall’inquinamento dilagante.

Chiesette sconsacrate disseminate nel Parco del Ticino sono molte, più o meno diroccate, ma tutte degne di essere immortalate. Giorgio Reina ha colto l’anima dei paesaggi rurali e urbani regalando, al pubblico, emozioni dimenticate. Un augurio natalizio è stato portato in città dal riflesso di una cometa luminosa in una delle piazze di Morimondo. Un’immagine spettacolare che ricorda di essere a Natale. Laura Cittar