ABBIATEGRASSO – Ai soci del Rotary Club Abbiategrasso, martedì 10 ottobre, Andrera Chittaro ha parlato del caro gas naturale, risorsa essenziale, il cui approvvigionamento, al centro di dispute, in realtà ha poco a vedere con la guerra. Il relatore Andrea Chittaro ha un curriculum vitae importante, dopo anni da Ufficiale nell’Arma dei Carabinieri, nel 1992 anche ad Abbiategrasso, poi con ruoli sempre più importanti si è occupato ad esempio di criminalità organizzata, di eversione internazionale.
Nel 2010 è entrato a far parte del gruppo Snam, di cui è Senior Vice President e dirige il Dipartimento Global Security e Cyber Defence, è docente di Security in vari atenei e molto altro ancora. Ritiene che l’Italia abbia perso negli anni diverse opportunità, perché sui territori è cresciuta l’ostilità verso la realizzazione delle infrastrutture, il gas è considerato, alla stregua di tutti i combustibili fossili, ‘un pericolo pubblico’, vedi il rifiuto dei rigassificatori, dovuto a un approccio ideologico e a una narrazione che spinge a dire ‘si facciano lontano da casa mia’. Andrea Chittaro si occupa di gas per Snam che definisce ‘l’autostrada del gas’ perché suoi sono i tubi ad alta pressione che portano il gas in Italia, Snam è tra le più importanti società che si occupano della metanizzazione dell’Italia.
Interessanti sono soprattutto i seguenti dati comunicati dal relatore: “Il gas naturale rappresenta ca. il 25% del mix energetico globale, considerati gli usi finali (46% per gli edifici, 8% trasporti, 46% industria) e la generazione elettrica (composta dal seguente mix: 30% dalle rinnovabili, 17% nucleare, 31% gas, 2% petrolio, 20% carbone). Snam opera nel midstream della catena del gas naturale ed è una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo, con un capitale privato che detiene il 69,7% della società. Snam ha intrapreso anche un percorso di riposizionamento su nuovi business legati alla transizione ecologica, puntando in particolare sull’idrogeno oltre che sulle rinnovabili. Occorre però una programmazione che ha tempi non immediati, intanto l’andamento del prezzo del gas naturale è esponenziale. Le fluttuazioni del prezzo del gas dipendono da vari fattori, dall’aumento della domanda di energia, dai Paesi in cui la crisi energetica rende disposti a pagare prezzi altissimi, dalla minor produzione di energia eolica e idrica per mancanza di vento e piogge nei principali paesi produttori europei, dall’indisponibilità di esportatori come Gazprom ad aumentare la quantità erogata, dall’insufficiente adozione di energie rinnovabili (solo il 15,4% in Europa e il 19% in Italia del fabbisogno energetico).
Il conflitto russo-ucraino ha evidenziato il problema della forte dipendenza dei Paesi europei dal gas russo, pesa ora anche il sabotaggio del Nord Stream. Attualmente il gas in Europa arriva per il 30% dalla Russia, il 19% dalla Norvegia, il 5% dai Paesi Bassi e il 2% dall’Azerbaijan. L’Italia è in Europa tra i Paesi più vulnerabili non potendo contare, per esempio come la Francia, sul nucleare e dipendendo soprattutto dalla Russia.
Il fabbisogno in Italia di gas naturale nel 2021 è stato di 76 miliardi di m3, quando la produzione italiana secondo Arera è stata, toccando il minimo storico, di soli 3,3 mld di m3 ( il 16,7% in meno perché abbiamo smesso di estrarlo). Per garantire una maggiore sicurezza e diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’Italia, Snam ha acquistato 3 unità galleggianti, 3 navi gasiere che possono accogliere a 10,15 miglia il gas liquido da rigassificare.
E’ anche un tema di sicurezza nazionale, ha sottolineato Andrea Chittaro, in quanto le infrastrutture energetiche sono da considerare critiche, perché obiettivi di sabotaggi soprattutto in un’escalation come quella in atto che rende necessario prendere misure per mitigare il rischio di attacchi contro infrastrutture e telecomunicazioni sottomarine. Il relatore ha fornito dati davvero utili per comprendere meglio la realtà che stiamo vivendo e intraprendere un percorso di maggiore consapevolezza individuale. E.G.
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