GUDO VISCONTI – Nelle scorse settimane il comune di Gudo Visconti è balzato agli onori della cronaca regionale (e non solo) per una curiosa vicenda di cronaca. Un ragazzo di 22 anni condannato per sostituzione di persona. Il giovane utilizzava foto non sue per attrarre donne in siti di incontri. Scoperto e denunciato l’inganno, il reo è stato condannato anche a svolgere dei lavori socialmente utili. E’ qui che entra in gioco il comune di Gudo. Così il sindaco Omar Cirulli, contattato per un commento sulla vicenda: “Il tribunale di Pavia ha deciso che il condannato in questione dovrà svolgere il suo percorso sociale qui a Gudo. Si tratta di una convenzione che permette ai condannati per reati non gravi di scontare la propria pena attraverso lavori sociali”. Da anni il comune milanese è impegnato in questa convenzione ma solo ora la notizia ha destato grande interesse”. Di solito ospitiamo persone condannate per abusi legati all’alcool, spesso uomini tra i 25 e 35 anni. In questo caso invece è un ragazzo poco più che maggiorenne. Negli anni non abbiamo mai riscontrato problematiche e siamo contenti di poter offrire ed esser partecipi dei loro percorsi di recupero”. Ogni soggetto viene destinato ad un lavoro il più possibile vicino alle sue competenze, proprio con l’idea di garantire anche un risultato ottimale per il comune. Sfalcio dell’erba, raccolta foglie, manutenzione, ritinteggiatura, volantinaggio e infine quest’ultimo sarà destinato alla rimozione di piante morte. “La richiesta dei lavori sociali – ha spiegato Cirulli – perviene ai tribunali tramite gli avvocati dei condannati. A quel punto il soggetto, se meritevole, viene destinato ad un comune facente parte di questa convenzione. Le richieste che arrivano sono moltissime; attualmente abbiamo già due soggetti che lavorano sul nostro territorio. Pensavo che molti comuni adottassero questa scelta, ma guardando il numero delle richieste che ci arrivano, sono portato a pensare non sia così. Credo sia un vero peccato. Ritengo sia molto importante offrire un percorso di reinserimento e l’opportunità di scontare la propria condanna in modo utile. In più queste persone ci aiutano a prenderci cura dei nostri paesi, sarebbe bello che tutti i comuni partecipassero a questo progetto”. Come si potrebbe dar torto al sindaco Cirulli?

Luca Cianflone