ABBIATEGRASSO – Un grande dolore la sua scomparsa, in tanti hanno partecipato alle sue
esequie martedì pomeriggio nella chiesetta di Bestazzo, la più vicina a casa, in mezzo al verde, dove
si rifugiava a fine giornata, di ritorno dalla Mi-Ra, l’azienda fondata dal padre, il geom. Piero
Giudici che Aldo ha diretto dopo di lui. Presidente del CDA dell’azienda, mi invitava ogni anno alle
giornate per la prevenzione di salute e sicurezza. Due giorni di formazione con momenti di verifica
sul campo in cui non smetteva di chiedere ai suoi 120 operai di “non confondere il coraggio con
l’incoscienza”. Discorsi appassionati e azioni conseguenti, fino a invitare a partecipare anche i
familiari dei dipendenti per coinvolgerli, chiedendo loro di contribuire a chiedere consapevolezza
nei comportamenti e l’uso dei dispositivi antiinfortunistici, perché la sicurezza, diceva, “è un
prodotto di cultura…” . Ricordo uno sciame di ragazzi che lo seguiva, entusiasti di poter conoscere
il lavoro dei padri e pronti a diffondere, tornati a casa, il messaggio di Aldo: “Papà proteggiti”. Lo
stesso entusiasmo Aldo lo comunicava ai ragazzi dell’Istituto Alessandrini negli incontri annuali di
orientamento professionale, principale organizzatore dell’evento Rotariano. Attivo non solo nel
Rotary Club Abbiategrasso ma anche al circolo golfistico di Vigevano. Il suo modo di porsi a volte
burbero nascondeva un grande cuore e una sensibilità che non tardava a svelarsi in ogni occasione
di incontro e confronto che si parlasse di economia, di politica o di esperienze personali. Ciascuno
serberà il buon ricordo di quei momenti, in qualsiasi ambito e contesto gli sia capitato di
condividerli, un rapporto mai banale. Grazie Aldo Giudice, ti divertiva quell’ultima lettera del tuo
cognome frutto di un errore dell’anagrafe, quando è stata registrata la tua nascita. Un grande
abbraccio. Enrica
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