ABBIATEGRASSO – Buona parte delle previsioni sono state confermate dall’esito di queste elezioni politiche.
Il partito di Giorgia Meloni, premiato per coerenza, chiarezza di posizioni e programma, è stato premiato ovunque. Previsto anche il calo della Lega, anche se in misura forse minore, superiore alle attese la tenuta di Forza Italia, un poco inferiore invece alle aspettative il risultato di Calenda e Renzi.
Confermato il Mov5S, che è la terza forza politica grazie soprattutto al voto, al sud, di chi percepisce il reddito di cittadinanza. Cresce anche il partito dell’astensionismo, segno che i cittadini non si sentono rappresentati, hanno percepito le promesse economiche come non compatibili con i conti pubblici e sono delusi dai troppi politici che si dimostrano impreparati.
Anche la scelta di un giorno solo a disposizione per votare non ha favorito le urne, ma il messaggio dell’astensionismo non è da sottovalutare, compreso quello che la legge elettorale va cambiata e che a una Repubblica parlamentare i cittadini tendono ora a preferire la scelta diretta del Premier.
Ora il nuovo governo dovrà affrontare molte difficili sfide? Durerà? Gli italiani se lo augurano, perché più che mai c’è bisogno di stabilità. Non c’è tempo da perdere, occorrono subito misure adeguate per garantire a tutti gli italiani ‘una dignitosa sopravvivenza’. E ad Abbiategrasso? Le prime considerazioni mentre andiamo in stampa: ad Abbiategrasso ha votato il 67,6 % degli aventi diritto, superando di molto il ca.40% delle comunali.
Per il Senato della Repubblica gli abbiatensi hanno contribuito ad eleggere Ignazio Benito Maria La Russa, che con il centrodestra ha ottenuto il 50,5%, eletto anche il candidato alla Camera di F.dI Riccardo De Corato. Il 2,6% ad Unione Popolare, che esprimeva l’unico candidato del territorio, Domenico Finiguerra, non basta, non superando il 3%, lo sbarramento che gli avrebbe consentito la presenza, non sarà rappresentato in Parlamento. E.G.
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