ABBIATEGRASSO – “Li chiamano campi di concentramento ma per me sono veri e propri campi di eliminazione, annientamento delle persone. La libertà è un bene prezioso, bisogna conservarla ogni giorno e soprattutto difenderla. Sono stato in silenzio 20 anni dopo il mio ritorno alla libertà ma poi ho deciso, grazie alla telefonata di un altro reduce dai campi di sterminio, che la mia storia andava raccontata. Per questo ogni anno torno nelle scuole per portare la mia testimonianza perché voi dovete sapere che quello che vi racconto è la verità, è accaduto realmente e perché il giorno della memoria non sia un giorno solo ma tutto l’anno”. Così, giovedì 2 marzo presso l’IC. Bachelet davanti alle classi quinte, la toccante testimonianza di Venanzio Gibillini “Giba”, accompagnato nel suo racconto dallo storico Pucci Paleari in un crescendo di emozionanti e terrificanti ricordi.
L’Amministrazione Comunale, nella persona dell’assessore e vicesindaco Graziella Cameroni, ha conferito un riconoscimento pubblico al reduce “Giba” per la sua straordinaria opera di sensibilizzazione verso i giovani per un passato che non si può dimenticare.
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