ABBIATEGRASSO – La notizia del ritorno del Giudice di Pace era stata accolta con sollievo dai cittadini dell’abbiatense, non più costretti a recarsi a Pavia per problemi risolvibili in città senza ulteriori disagi. La richiesta al Ministero di Giustizia era stata sollecitata dalle due liste civiche e delegata al consigliere Stefano Balzarotti che ne ha seguito l’iter. Sembrava che l’auspicato ritorno fosse possibile dall’inizio 2017, invece nei giorni scorsi si è appresa la notizia che il Ministero ha posticipato ad aprile l’arrivo del Giudice di Pace a causa di “criticità in ordine allo stato di approntamento delle dotazioni organiche necessarie”. Qualcuno ha interpretato che la nota si riferisse alla nomina del Giudice altri che si dicono ben informati, indicano invece i problemi strutturali della sede individuata dall’Amministrazione comunale presso il ‘palazzo di vetro’ di viale Paolo VI° e si chiedono perché si spende altro denaro pubblico per l’affitto e per adeguare i locali invece di utilizzare la sede precedente presso la Pretura. Abbiamo contattato telefonicamente Stefano Balzarotti per chiedergli informazioni più precise, dichiara: “E’ arrivata una nota dal Ministero che segnala entrambi i problemi, la questione del personale che riguarda lo stesso Ministero della Giustizia e la carenza nella struttura proposta dal Comune di alcuni requisiti necessari. Il segretario comunale ha risposto a sua volta chiedendo al Ministero di indicare più precisamente quali sono i requisiti richiesti assicurando che il Comune è pronto a far fronte alle richieste per attivare la sede del Giudice di Pace il prima possibile” . E.G.