MAGENTA – Il Movimento Cinque Stelle ha le idee chiare e sceglie la strada della partecipazione dei cittadini alla vita politica. Giovanni Caso è determinato: “Non solo è un diritto del cittadino partecipare alla vita politica, ma anche perchè è un dovere civico che implica responsabilizzare tutti verso la cosa pubblica”. Sottolinea inoltre come ci siano gravi mancanze che permettano questo: “La prima stonatura è l’assenza di strumenti partecipativi nell’ambito dello stato comunale: più volte in questi anni abbiamo tentato invano di dare input all’Amministrazione Invernizzi, tutto invano. Il nostro primo compito sarà quello di modificare e introdurre gli strumenti partecipativi ora gravemente assenti”. I grillini inoltre non si limiteranno alla parte regolamentare, ma come punto principale del programma vi è la trasparenza. “Chi è messo nelle condizioni di sapere è un cittadino attento e consapevole delle proprie scelte. Non delega, ma si attiva in prima persona. Introdurremo il referendum consultivo senza quorum: i cittadini devono decidere sugli argomenti che li riguardano; un altro mezzo è la petizione, che dà la possibilità di portare all’attenzione dell’Amministrazione richieste specifiche ed ottenere la giusta risposta; l’istanza: qualsiasi cittadino ha il diritto ad avere risposte motivate e precise in tempi certi. Tutto ciò non è previsto dallo statuto comunale e nessuno ha mai avuto la preoccupazione di modificarlo. Molto probabilmente è stato più comodo tenerlo così, nessun impegno nessuna regola, ma per noi cittadini senza questi strumenti di democrazia vengono a mancare le basi per creare tutto il resto” queste le parole forti e convinte del candidato alla poltrona di primo cittadino. Dichiarazioni che aprono alla volata finale verso le elezioni e segnalano la strada che intenderanno percorrere i pentastellati.