CISLIANO – Quest’anno la festa del 4 novembre è stata vissuta dai cittadini del Comune di Cisliano in una forma diversa da quelle degli anni precedenti. Al consueto corteo partito dalla stele che ricorda i Caduti del primo conflitto mondiale e giunto al monumento dei caduti di via Vittorio Veneto non hanno partecipato solo gli abitanti del Comune ma anche tutti i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Erasmo da Rotterdam di entrambi i plessi scolastici, quello delle elementari e delle medie. Arrivati al monumento ai Caduti della Grande Guerra, dopo l’alzabandiera accompagnato dall’inno nazionale suonato dal Corpo Musicale Pietro Mascagni, il parroco don Mauro si è soffermato sul ruolo che devono avere i bambini e i ragazzi nella società in cui viviamo, lungi dall’essere quello di bambini-soldato, purtroppo una triste realtà presente in alcune zone del mondo. Il loro ruolo deve invece rappresentare il futuro dal quale si deve partire, imparando dal passato ed evitando così di compiere i medesimi errori. Dopo aver benedetto la corona di alloro, ha ricordato il lavoro compiuto durante la guerra da alcuni cappellani militari come Don Minzoni o Don Riccardo Pampuri, i quali hanno svolto un ruolo cruciale di aiuto nei confronti di tutti i soldati e i civili feriti nel conflitto. Sono stati proprio i ragazzi ad intervenire leggendo diversi estratti dai libri di Gianni Rodari e Bertold Brecht, dimostrando come la letteratura sia legata fortemente alla triste tematica che riguarda la guerra e la devastazione ma dalla quale si può anche ripartire. L’intervento più toccante è stato quello letto dal delegato del gruppo Combattenti e Reduci che ha ricordato coloro che persero la vita nel conflitto, come i ragazzi della classe 1899, e anche le attuali situazioni di instabilità e la precarietà nella quale viviamo, ricordando anche le parole pronunciate da Greta Thumberg alle Nazioni Unite. Infine, sono intervenute le istituzioni che da diversi anni consolidano la loro presenza durante la manifestazione: una delegazione del I° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito proveniente da Milano oltre che la gradita presenza del Tenente Colonnello della I° Regione Aerea, ten. col. Cerri, il quale ha spiegato l’importanza rappresentata dal Tricolore che i ragazzi sventolavano festanti durante la cerimonia. Tricolore che rappresenta il sacrificio di tutti i soldati che lottarono per la libertà della propria Nazione dall’oppressione Austro-Ungarica. La manifestazione si è conclusa con l’intervento del sindaco Durè e dell’assessore Schiavini, che hanno ringraziato tutte le Forze dell’Ordine presenti e tutti i ragazzi che con la loro vivacità e con il loro contribuito hanno reso la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate una manifestazione diversa dalle precedenti seppur nel ricordo di tutti coloro che persero la vita per dare a noi cittadini di oggi una Nazione in cui poter vivere in libertà. Giacomo Menescardi