ABBIATEGRASSO – Fleming Research ha festeggiato sabato 21 maggio presso il Convento dell’Annunciata la festa di compleanno, 40 anni, una storia fatta di passione e dedizione, nata dall’acume e dal coraggio di due Biologi, Carlo Roccio e di Alberto Stangalini a cui si sono aggiunti anno dopo anno tanti collaboratori, ora se ne contano almeno 200, professionalità eccellenti in uno scambio sinergico per assicurare cure sempre più mirate e innovative. Parole di encomio per niente astratte o di circostanza, al convegno dell’Annunciata con titolo: “Tra Ricerca Biomedica e Servizio Sanitario” a cui hanno partecipato relatori illustri che hanno testimoniato la loro conoscenza e collaborazione con i laboratori Fleming citando episodi e notizie inedite che ci rendono edotti dell’importanza di questa realtà nata ad Abbiategrasso, nel panorama della sanità Lombarda e italiana, e richiesta anche da realtà internazionali. Il dott. Alberto Stangalini ha ricordato quando con il dott. Carlo Roccio, 40 anni fa arrivato ad Abbiategrasso, fu avviato il primo laboratorio in Galleria Mirabello, poi trasferito in Galleria Europa, che presto aggiunse esami specialistici  particolari che richiamarono pazienti da Milano e da tutta la Lombardia, rendendo fiera Abbiategrasso dove, come aveva detto poco prima il sindaco Arrara nel suo saluto iniziale, il Fleming fu accolto con grande favore per una migliore tempistica dei servizi rispetto a quelli offerti allora dall’ospedale pubblico. Presto gli spazi divennero stretti per il laboratorio in costante crescita e si rese necessario lo spostamento in via San Carlo, nel 1978  si aggiunse quello privato di Novara, poi ingrandito con Poliambulatori e Radiologia nel 1991, poi nel 1981 quello di Milano in viale Bianca Maria e nel 2000 a quello accreditato di Abbiategrasso vennero aggiunte  quattro strutture satelliti, Busto Arsizio, Corsico, Cesano Boscone, Trezzano S/N, poi un  Laboratorio di Service a Milano  in cui si iniziò a fare esami per terzi (Service Diagnostico), per strutture pubbliche e private di alto livello 150 in tutta Italia. Intanto il dott. Carlo Roccio si è dedicato in particolare alla biologia molecolare, nel 1992 entra a far parte del gruppo Fleming un laboratorio di ricerca aggregato alla clinica medica presso il Policlinico di Milano. Clonit negli anni è cresciuta fino a diventare partner di grandi multinazionali e tra le prime Company al mondo a mettere a punto test diagnostici per malattie sconosciute e temibili come l’Antrace, Sars, Ebola e Zika Virus  che ora vanta importanti collaborazioni nello studio della genetica per una diagnostica d’avanguardia. Una realtà, Fleming Research, che non si ferma agli importanti risultati raggiunti, a Novara l’arrivo dell’Università ha stimolato i vulcanici fondatori a trovare uno spazio all’interno del Parco ScientificoTecnologico Novara Sviluppo e fondare una nuova realtà, la Molecular Bio Technology che si occupa di diagnostica per la Sicurezza Alimentare e Ambientale. Attività molteplici che si intersecano travasando esperienza, competenze, con quell’apertura mentale che permette a Fleming di affrontare qualsiasi sfida. Tra gli invitati anche due politici che si occupano di sanità, l’assessore regionale  all’Università e Ricerca, Luca del Gobbo, e il consigliere regionale Pd ,ing. Carlo Borghetti. Per la Ricerca, ha ricordato l’ass. Del Gobbo, Regione Lombardia impegna 7 miliardi all’anno e ora sta lavorando ad una legge  dedicata a Ricerca e Innovazione coinvolgendo il più possibile tutti i protagonisti anche con la pubblicazione, per la prima volta, del testo ipotizzato per la legge, così che tutti possano interagire prima della presentazione. Inoltre la ipotizzata realizzazione sull’area EXPO del Centro di Ricerca Biomedica “Human Technopol” sarà una sfida alla quale, secondo Del Gobbo, per progredire è prioritario valorizzare il capitale umano e sinergie con realtà come Fleming. Il consigliere Carlo Borghetti, che partecipa attivamente al riordino della legge sanitaria regionale come capogruppo in commissione sanità, ha molto insistito perché si punti di più sulla valutazione dei risultati, suggerendo che l’Agenzia di controllo della sanità lombarda, valuti anche le performance dei direttori generali, sul raggiungimento degli obiettivi attraverso  indicatori specifici e condivisi. Un’Agenzia che tarda a partire ma di importanza fondamentale per individuare chi ha le qualità per garantire ricerca e sviluppo, perché quando ci sono poche risorse, si inizia a risparmiare usandole meglio, cioè favorendo solo chi merita. Borghetti chiede anche maggiore capacità di dialogo tra pubblico e privato, non competizione ma un’equa distribuzione di risorse secondo efficienza ed efficacia dimostrate e controllate. Dal prof. Luigi Rossi Bernardi che vanta numerosi titoli e notevoli  esperienze come Presidente del CNR, e Direttore Generale del Ministero della Ricerca e Università, l’invito a dare più importanza alla prevenzione, utile anche a diminuire i costi sanitari oltre che a migliorare la salute attraverso cambiamenti di stili di vita a rischio. Il prof. Mario Clerici, immunologo, a sua volta ha ricordato che al ritorno dai  suoi 8 anni all’ NIH di Washington nell’86 ci fu l’esigenza  di testare un farmaco immunomodulatore e  fu messo in contatto con Fleming dal padre pure Professore di Immunologia e dal Prof Zanussi, in questo modo si fu in grado di organizzare la sperimentazione, una richiesta analoga gli arrivò poi qualche anno dopo, direttamente dal Direttore dell’ FDA, nel 2001 sotto attacco dall’antrace ,chiedeva se fosse a conoscenza di realtà in grado di produrre un test molecolare per la diagnostica rapida dell’Antrace, e trovò risposta rivolgendosi a Clonit (Società Biotech del Gruppo Fleming Research) che aveva realizzato prima al mondo il test molecolare per l’Antrace. Non da meno la testimonianza dell’infettivologo dell’ Ospedale Sacco di Milano prof. Massimo Galli ,erede del compianto Prof.  Mauro Moroni che ha elogiato Stangalini e Roccio per il coraggio e l’intraprendenza con cui si misero a disposizione per cercare le cause dell’AIDS con gli studi di Immunocitofluorimetria già dal 1982 e poi dell’epatite C, grazie a una metodologia di biologia molecolare nuova, preziosa per gli studi di sperimentazione, spinti sempre dalla volontà di rimanere “un passo avanti” pronunciando le testuali parole “grazie a questa determinazione, Fleming è in grado di battere chiunque”, lo ha ricordato ulteriormente il Prof. Silvano Bosari che nel 1992 di ritorno dal suo Dottorato a Boston visitò, in compagnia del Prof. Guido Coggi, allora Preside della Facoltà di Medicina di UNIMI, il Laboratorio di Biologia Molecolare del Fleming di Abbiategrasso (creato nel 1989) rimanendone stupito e favorevolmente impressionato tanto da avviare immediatamente  una collaborazione con Fleming, dalla quale sono scaturite  ricerche innovative nel campo della tipizzazione molecolare dei tumori, fino all’ultima tecnologia di cui si è dotato Fleming, la “Next Generation Sequencing”. L’incontro si è aperto e concluso con il filmato che riassume in pochi minuti la storia importantissima per la salute di 150.000 pazienti con 1.500.000 analisi all’anno e di un numero inimmaginabile di persone che godono dei benefici di studi e sacrifici nati dalla passione e dalla determinazione di due persone, i dott. Stangalini e Roccio, partiti 40 anni fa da Abbiategrasso. E.G.