Il 2015 è finito, è naturale insieme agli auguri, provare ad abbozzare un bilancio: come sono andate le cose in questo 2015? Cosa ci ha regalato la maggioranza PD-Arrara-Ceretti-Fossati? Quali pacchi farà trovare sotto l’albero degli abbiatensi? Provo a scartare i primi dieci…

PACCO UNO
Pedonalizzazione o ZTL centro storico. Dopo un tira e molla infinito, finalmente la maggioranza ha trovato una quadra attorno alla non chiusura parziale totale in attesa dei varchi. Arrara, il PD e le liste civiche di Ceretti e Fossati hanno dato una lezione di alta politica. Far credere che si chiudeva il centro storico votando e incassando la fiducia dei fuoriusciti dell’Officina del Territorio. Poi una volta gabolati i transfughi da Cambiamo Abbiategrasso (gabola numero uno), si sono fatti aiutare da un consulente da 12 mila euro per capire bene come riuscire a chiudere/non chiudere per fare la ZTL, a tempo pieno ma forse solo dalle ore 16 alle 24, forse solo il sabato ma magari anche la domenica.
#?aspettandoivarchi

PACCO DUE
Mercato. In oltre vent’anni di trattative era lecito aspettarsi che l’amministrazione riuscisse a portare a casa almeno la risoluzione del problema ultradecennale del mercato. Invece, contrariamente a quello che succede di solito nelle trattative (ovvero benefici per entrambi i contraenti), il Comune di Abbiategrasso ha acconsentito sostanzialmente a tutte le richieste del Golgi senza riuscire a strappare quelle condizioni minime per realizzare un’area decente e grande abbastanza per ospitare tutto il mercato.
?#?mercatoancheinviapavia

PACCO TRE
Cracco. Pare che abbia già portato via tutto dall’Annunciata. Gigantografie comprese. Rumors di palazzo ci informano che ci siano un po’ di difficoltà a cambiare la convenzione con Regione, Università e Sopraintendenza. Comunque i cittadini possono ancora sperare nell’uovo di Pasqua o in una comparsata a Masterchef.
?#?scalognabbiatense

PACCO QUATTRO
La piscina. Dopo anni di attesa snervante finalmente la nuova piscina verrà annunciata. Ormai è tutto pronto. E’ solo questione di tempo. Manca solo il comunicato finale.
?#?doppiocarpiatocontriploavvitamento

PACCO CINQUE
Il raddoppio ferroviario in centro ad Abbiategrasso. Su questo bisogna dare atto che la Giunta Arrara si è mossa in perfetta continuità con i proprio predecessori. Ovvero, non ha combinato nulla. Fortunatamente l’assessore Granziero ci porterà la bicistazione dove si potrà comodamente legare la propria bicicletta per poi andare a prendere il treno ad Albairate accompagnati dai propri genitori. Oppure aspettare il pedibus.
?#?ècolpadiquellicheceranoprima

PACCO SEI
Le asfaltature cittadine. Questo è stato davvero un grande risultato per la città. Con buona pace dei soliti gufi sono stati realizzati ben 345 metri di nuovi manti stradali. Le buche sul catrame appena steso sono solo un test.
?#?abbiategrassofunziona

PACCO SETTE
Rotonda carabinieri. La passione ambientalista della giunta Arrara ha scongiurato il pericolo di quella inutile colata di cemento di fronte alla caserma dei carabinieri… Decisamente più sostenibile la nuova rotatoria vicino al nuovo discount che sta portando finalmente un po’ di sviluppo in città, incrementando il fatturato dei carrozzieri della via Dante e la vendita di panini agli automobilisti in coda tra i semafori della 494. Da scartare prima del pacco dieci.
?#?circolare

PACCO OTTO
Il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La maggioranza aveva votato la mozione di Cambiamo Abbiategrasso impegnandosi ad approvare il piano entro la fine del 2015. Ad oggi non abbiamo ancora una bozza. Aspettiamo la Befana.
?#?attentialgradino

PACCO NOVE
Pacco cumulativo alle associazioni ambientaliste di Abbiategrasso. Il susseguirsi di azioni “virtuose” ha portato alle dimissioni in massa di 7 membri su 9 della Consulta Ecologica, compresi quelli nominati dal PD, dalla Lista Ceretti e del PDL e di tutte le associazioni ambientaliste.
?#?libertaèpartecipazione

PACCO DIECI
La Grande Opera Strategica.
Questo è il vero pacco capolavoro depositato da Arrara sotto l’albero di tutti gli abbiatensi. Il nipote ha superato lo zio. Con un paio di mosse da autentico democristiano, Arrara si è intortato i soliti dell’Officina del Territorio che gli hanno dato l’ottima opportunità di uscire dall’angolo (gabola numero due) in cui la mobilitazione popolare l’aveva messo. Poi coadiuvato dall’on. Prina (anch’egli perfetto democristiano) e dalla Città Metropolitana, ha detto “sì alla strada” ma “no a quel progetto Anas”, ha fatto un ottimo gioco delle tre carte, ha lasciato di stucco anche i sindaci dei comuni contrari, li ha portati tutti a Roma da Delrio per dare l’assenso alla prima tranche del progetto, ovvero la Ozzero-Albairate.
Un capolavoro da riconoscere.
Così, finalmente, anche noi abbiatensi potremo cominciare a spendere un po’ di quei 220 milioni di euro di denaro pubblico per realizzare bretelle, cavalcavia e sottopassi, e soppiantare il vecchio modello fossi&trattori con quello più moderno tombini&centricommerciali.
Correte tutti ad immortalare Castelletto.
?#?nonavremopiunulladainvidiareatrezzano. Buon anno! Domenico Finiguerra?, Abbiategrasso