ROBECCO S/N – Si è svolta a Robecco la prima edizione del concorso “In Corto”, proposto dal Comune, in collaborazione con il CineTeatroAgorà e con il contributo del Circolo Cooperativo e dell’associazione Biba/Controvento. Ai partecipanti era richiesto di realizzare, entro il 15 gennaio 2016, un cortometraggio sul tema “Il personaggio”, raccontando abitudini, particolarità e ambiente di vita di una qualsiasi persona reale o inventata. Venerdì scorso, 5 febbraio, alle ore 21.00 presso il CineTeatroAgorà si sono tenute le proiezioni e le premiazioni: 12 i cortometraggi in gara che si sfidavano per i primi tre posti, in base al giudizio di una giuria di professionisti del settore, e per un premio assegnato dalla votazione del pubblico. Al terzo posto si è classificato “Fairitales, una fiaba italiana”, di Matteo Losa: storia di Matteo, un ragazzo come tanti che vive senza preoccupazioni, ma la dura realtà irrompe nel suo mondo di fiaba e la strada verso il lieto fine sarà tutta in salita. Il secondo posto se l’è aggiudicato “10:19”, cortometraggio girato dall’associazione per persone diversamente abili S.F.A L’Aurora Inveruno-Alessandro Carraro: la passione per i camion, l’utilizzo del computer e l’incontro con altre persone diventano strumenti terapeutici per superare angoscia e sofferenza. Sul primo gradino del podio è salito “Il Polentaio” di Gianni Comincioli, un esilarante corto girato nei pressi di Casterno: un tuffo nel passato, tra sapori ed esperienze di chi ha vissuto e ricorda, attraverso il piatto principe della cucina contadina, una vita semplice e sincera. Il pubblico ha assegnato, invece, il premio a “Siamo qui” di Porfii Production: il legame tra paese e gruppo di amici, una passeggiata a ritroso, ripercorrendo i passi del passato fino alla consapevolezza del presente, con qualche domanda sul futuro. Il premio della critica è andato, infine, al corto “La macchina del tempo” di Ermete Labbadia e Paolo Budassi: qual è il “personaggio” di un secolo di cinema? E se fosse semplicemente uno spettatore come noi? Gli organizzatori dell’iniziativa, soddisfatti della numerosa partecipazione, molto probabilmente decideranno di proporre una seconda edizione. Ce lo auguriamo: in provincia di Milano c’è bisogno di idee innovative come questa. Ilaria Scarcella