MORIMONDO – Sabato 14 maggio si è svolta, presso l’Abbazia Cistercense di Morimondo, la 34ma edizione della rassegna corale “Cori in Abbazia”, organizzata dal Corotrecime Città di Abbiategrasso in collaborazione con la Parrocchia, il Comune e la Pro Loco. Ed è stata un’edizione memorabile, per svariati motivi: innanzitutto per la longevità, essendo ormai la trentaquattresima volta che l’Abbazia ospita questa manifestazione, tanto cara al Corotrecime e al suo pubblico; in secondo luogo perché è il primo concerto per la formazione abbiatense dopo la lunga ed estenuante pausa forzata dovuta alla pandemia; il terzo motivo è rappresentato dalla caratura del coro ospite: ha infatti partecipato alla rassegna il Coro Cantering di Roma diretto da Dodo Versino, un coro che gli “addetti ai lavori” conoscono bene ma che per il pubblico ha rappresentato una vera rivelazione. Essendo l’ospite di tale caratura, la partecipazione è stata quella delle grandi occasioni, l’Abbazia era piena, ed è importante segnalare la presenza (più di 40 persone in tutto!) delle delegazioni di molti cori amici provenienti dal circondario, dalla Lombardia e dalle regioni limitrofe, perfino dalla vicina Svizzera. Dopo il saluto del parroco don Luigi Sala, il Corotrecime si è esibito per primo aprendo la serata. L’emozione era palpabile, e ci è voluta tutta l’esperienza di un coro in attività da ormai 68 anni per tenere i nervi saldi durante l’esibizione, durante la quale ha offerto una serie di brani dal suo vasto repertorio introdotti dal suo maestro Luca Perreca. Due coristi hanno fatto il loro debutto ufficiale, e all’emozione si è aggiunta la commozione quando tre ex coristi presenti tra il pubblico sono stati invitati dal maestro a tornare tra le file del coro per un canto insieme, e soprattutto quando il maestro stesso ha ricevuto una sorpresa: ha raggiunto (e superato) l’eccezionale quota di 450 concerti con il Corotrecime, che gli ha donato un piccolo ricordo per celebrare l’evento. Dopo un breve intervallo, nel quale si sono raccolti fondi per il restauro e il mantenimento dell’Abbazia, è stata la volta dell’esibizione del coro Cantering. I giovani coristi (e coriste, essendo il coro misto) hanno conquistato gli spettatori sì per la loro freschezza, simpatia e spontaneità, ma soprattutto per la qualità della loro esibizione: a canti della tradizione popolare del nord Italia (“Carezze”, “Io resto qui: Addio!”), cosa piuttosto insolita per un coro della capitale, si sono alternate armonizzazioni di celebri canzoni popolari italiane ed estere, tra le quali la notevole “Sagastipean” di J. Busto, dal grande fascino e ricca di dissonanze, e le immancabili canzoni della tradizione romanesca, tra le quali “Tosca”, dal famoso film del 1973, e il grande classico “La società dei magnaccioni”, che ha chiuso in allegria la performance. Dopo i saluti di rito dall’Amministrazione Comunale e il consueto scambio di doni tra i cori, un ringraziamento particolare è stato tributato allo sponsor Gorla Utensili S.p.A., che da molti anni sostiene le iniziative del Corotrecime, e per finire i due cori e alcuni coristi dei cori amici presenti hanno salutato il pubblico intonando insieme la celeberrima “Signore delle Cime”, prima di ritrovarsi nel salone dell’oratorio per una risottata offerta dalla Pro Loco di Morimondo. L’appuntamento dunque è all’anno prossimo per la 35esima edizione di “Cori in Abbazia”, con il Corotrecime già al lavoro per ripetere e possibilmente migliorare l’edizione di quest’anno.