ABBIATEGRASSO – Sesto e ultimo punto all’o.d.g. del Consiglio di lunedì 18 giugno la Modifica al Regolamento della Consulta sui temi dell’Ospedale, punto dibattuto a lungo e che, nonostante due interruzioni per cercare un’intesa tra i capigruppo, è stato infine approvato dopo la votazione di emendamenti in cui la stessa  maggioranza era divisa, infatti alcuni consiglieri si sono astenuti. La minoranza non ha partecipato al voto e ha abbandonato l’aula. E’ stato lo stesso sindaco a presentare la modifica, motivandola con il desiderio di allargare la partecipazione alla Consulta a più soggetti che stanno portando avanti la battaglia perché il nostro ospedale non venga depotenziato. Ha annunciato di aver voluto “il coinvolgimento di tutte le rappresentanze in Consiglio comunale, un rappresentante per ogni gruppo, paritetico tra maggioranza e minoranza oltre a 4 rappresentanti di associazioni , la presenza di 2 sindaci del distretto che si renderanno disponibili. Presidente il sindaco di Abbiategrasso”. Per prima è intervenuta Cameroni (Pd) ricordando la decisione della Commissione Sanità di riaprire il P.S. di notte, ha detto “nulla è accaduto, perché la Regione ha deciso di fare dell’ospedale Cantù un cronicario… oggi, dopo un anno, siamo qui a parlare di regolamento… La Consulta è un organo di supporto, autonoma, è apprezzabile che vi partecipino sindaco e assessori ma la presidenza al sindaco è fuori luogo, questa modifica viene giustificata con l’apertura ai comuni del territorio ma i sindaci hanno l’assemblea dei sindaci a cui partecipano tutti, qui se ne prevedono 2. Nai invece di difendere il nostro ospedale ha preferito partecipare alla campagna elettorale di Gallera…” Finiguerra ha detto di condividere quanto espresso da Cameroni e ha aggiunto di ritenere un “atto di arroganza” che il sindaco si aggiudichi la presidenza, “il sindaco si mette allo specchio e consulta se stesso? E’ contradditorio, inoltre si nega alla Consulta di poter revocare il presidente. La consulta non esiste ma c’è già il presidente che invece dev’essere nominato dai membri della Consulta e può essere revocato dai 2/3 degli stessi. Il sindaco che non ha difeso il P.S. ora si mette a capo del rilancio? Lo considero un colpo di mano”. De Angeli ha chiesto accoratamente di “ascoltare la voce della gente, Nai purtroppo rappresenta la forza politica che ha chiuso il P.S. ed è legato all’ass. Gallera”. Granziero ha portato la sua esperienza sul regolamento della Consulta sportiva, i partecipanti criticavano l’invasione della politica in un organo non politicizzato”. Considera che il regolamento proposto possa rivelarsi controproducente. Lovati ha ribadito che si sarebbe dovuto approfondire la proposta di modifica in Commissione e ha chiesto una sospensione di 5 minuti per cercare una mediazione. Ma “non è stata trovata la quadra”, ha annunciato dopo la sospensione il presidente Tagliabue. Pusterla (Abbiategrasso merita) ha detto di ritenere che “spendere il sindaco crea un’azione politica forte” ma Tarantola (Ricominciamo insieme) ha obiettato che fino ad ora l’intervento per l’ospedale è stato “nullo”. Il sindaco Nai ha risposto che quella dell’ospedale essendo una “questione politica”, la Consulta è stata allargata con 8 politici e ha aggiunto “una parte politica ha avuto grande responsabilità nella chiusura del P.S. e Tarantola fa riferimento a tutti i politici che si sono presentati al sopralluogo per una manciata di voti… Per quanto riguarda la Consulta, la proposta di regolamento è stata discussa in maggioranza, sottoposta all’attenzione dei capigruppo. Al sottoscritto è stato chiesto di essere punto di riferimento, avrei preferito non avere un ruolo di questo tipo…” De Angeli gli ha di nuovo chiesto di ripensarci, tanto più che si è identificato come amico dell’ass. Gallera. Il lunghissimo dibattito è continuato, sono stati votati 3 emendamenti presentati da Finiguerra che chiedevano che non fosse il sindaco il presidente della Consulta, che il presidente continuasse a poter essere sfiduciato, su questo emendamento la maggioranza non è stata coesa, infatti hanno votato contro 10 consiglieri ma in 4 si sono astenuti: Valandro, Lovati, Chillico, Senna. Il terzo emendamento chiedeva che almeno si cambiasse il nome di Consulta in Comitato ma la maggioranza l’ha respinto. Il sindaco Nai, per essere credibile, dovrà alzare forte la voce in Regione e convincere minoranza e cittadini che non si fermerà fino a quando l’ospedale di Abbiategrasso tornerà ad essere davvero rilanciato con anche il P.S. notturno. E.G.