ABBIATEGRASSO – A sollevare una delicata questione riguardante la colonia Enrichetta è stata, nel Consiglio comunale di venerdì 23 settembre, la consigliera Alessandra Gai di Officina del Territorio che, nei suoi cinque minuti a disposizione, ha riportato il malcontento di alcuni genitori di bambini che erano iscritti al centro estivo della colonia Enrichetta. Gai ha lamentato problemi logistici (conseguenza di una diversa interpretazione del contratto tra Comune e società che ha vinto il bando per la gestione della struttura) che avrebbero portato un gruppo di bambini a trascorrere una parte della loro “vacanza” non alla colonia Enrichetta, immersa nel Parco del Ticino, ma nel quartiere fiera… “I bimbi si sono ritrovati così non in una casa nel bosco, come si aspettavano, ma in un ‘condominio’, tra mura di cemento. E’ stata fatta una riunione pubblica ma a colonia già iniziata, le informazioni sono arrivate tardi e non a tutte le famiglie, non c’è stato uno scambio di informazioni tra uffici comunali e cittadini. Auspichiamo più comunicazione interna, più fluida ed efficace…” ha detto Gai. Le ha risposto prima l’assessore Brusati spiegando che “la società doveva garantire parte della struttura per la colonia estiva da giugno a settembre ma ha interpretato questa indicazione come diritto a fare il ‘proprio’ centro estivo”, poi l’assessore alle Politiche sociali, Graziella Cameroni, precisando che l’incontro con i genitori è avvenuto per tempo, il 7 giugno, e si è raggiunto un compromesso con la società, senza intaccare il mese in cui la colonia viene più utilizzata come centro estivo, ossia luglio. Si è quindi deciso di spostare le attività per i bambini (una sessantina) in fiera solo per la settimana di settembre, “è stato utilizzato anche lo spazio esterno della fiera, non mi sono pervenute lamentele dai genitori, anzi…” ha detto Cameroni. Sulla questione è intervenuto anche Finiguerra (Cambiamo Abbiategrasso) che intende andare a fondo e intanto ha chiesto all’ass. Brusati se ci sono degli atti transattivi con la società che gestisce la colonia, “mi sembra strano che il Comune rinunci ad un ‘pezzo’ di un servizio perché un privato fa delle rimostranze…” Già in passato infatti, tra Comune e la stessa società c’erano state delle gravi incomprensioni. S.O.