ABBIATEGRASSO – Dopo la prematura morte del dott. Bastianon, un altro lutto ha sconvolto Abbiategrasso. A soli 54 anni il suo cuore ha cessato di battere, non è riuscito a vincere la battaglia contro la malattia che da qualche anno lo aveva colto di sorpresa. In tanti, tantissimi lo conoscevano e lo stimavano, una persona di cuore, disponibile e generoso, volto famigliare dietro il bancone del Bar Castello, dove preparava drink, aperitivi e caffè sempre con un sorriso sulle labbra, facendosi ben volere sia dai colleghi che dai clienti. Alberto Venturi (conosciuto come “il Betty”) è salito in cielo martedì 16 febbraio 2016. Una miriade di messaggi, affettuosi e commossi sono piovuti su Facebook la scorsa settimana e sono pervenuti anche al Bar Castello, testimonianze di chi lo conosceva perché amico, collega o compagno di squadra, il suo ruolo era il portiere, lo faceva con passione. Così come si dedicava alla professione di barman, dando preziosi consigli ai ragazzi, tanti, che hanno lavorato al Bar Castello. “Braccio destro” del titolare, Pier Strazzeri, che lo ha ricordato così: “Non scrivo mai cose troppo serie, figuriamoci per una persona che non c’è più , ma al Betty glielo devo. Domani saluterò un amico e collega che in questi ultimi 10 anni di vita vissuta fianco a fianco mi ha insegnato molto. Mi ha insegnato ad avere sempre una parola per tutti.
Mi ha insegnato a non essere mai troppo duro con i dipendenti ‘perché se li tratti bene poi loro staranno dalla tua parte’. Mi ha insegnato a ridere prima di se stessi che delle altre persone.
Mi ha insegnato che essere super barman ‘è inutile se poi non sei simpatico ai tuoi clienti’.
Mi ha ascoltato nei momenti più difficili.
Mi ha coperto le spalle quando non c’ero. Mi ha insegnato la dignità di un uomo consapevole della sua malattia ma che non la faceva pesare ad alcuno.
Fino all’ultimo, coerente alla sua precisione , mi ha detto che gli mancava il cedolino paga di dicembre! C’è un detto che dice che ‘Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile’.
Lui era l’eccezione.
Se ogni bar avesse un Betty sarebbe un posto migliore.
Scrivo questo post consapevole che a lui troppa attenzione avrebbe dato fastidio.
Ma siete in tanti a chiamare, a chiedere, a singhiozzare mentre tentate di dirmi qualcosa al telefono e ognuno di voi deve sapere ciò che ho appena scritto.
Domani sarà difficile.
Domani sorridiamo tutti perché così lo onoreremo.
Domani sarà solo un arrivederci Betty, e non preoccuparti domani sera tolgo il post!”. Giovedì pomeriggio nella basilica di Santa Maria Nuova i tanti che gli volevano bene gli hanno dato l’ultimo saluto ricordando il suo sorriso e la sua gentilezza d’animo. Dal profilo Facebook di Pier Strazzeri, apprendiamo che sarà fatta una donazione, a nome di Betty, a favore di chi si è occupato di lui nelle sue ultime due settimane. Le offerte, che si raccoglieranno tramite busta sigillata presso il Bar Castello, saranno raccolte in queste due settimane e saranno consegnate il prossimo 6 marzo all’Hospice di Abbiategrasso, al termine della 19esima Corsa per l’Hospice. Un generoso gesto per onorare la memoria del caro Betty. S.O.
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