ABBIATEGRASSO – Sabato mattina nella basilica di Santa Maria Nuova, una folla commossa ha dato l’ultimo saluto a Lorena Negroni, 44 anni. Conosciuta, amata e stimata da tantissime persone che ora la piangono. Bella e raggiante come il sole, si è spenta dopo che un brutto male, scoperto poco più di un anno fa, l’ha strappata alla vita. Una guerriera, così amava definirsi e così la descrive chi l’ha conosciuta. Ha combattuto fino alla fine contro il suo male, con grinta e tanta forza interiore, animata sempre dal suo potente e inarrestabile Amore per la vita, nonostante la malattia, nonostante gli ostacoli e le delusioni che l’esistenza spesso costringe ad affrontare. Lorena, in molti la ricordano per la sua spiccata creatività, era un’artista, dipingeva magliette rendendole opere d’arte, aveva studiato presso l’istituto Carlo Secoli, una donna piena di energie e speranze, generosa e solare, che adorava i suoi figli, erano il suo “ossigeno”. “Penso che qualcuno sopra di noi decida se farti nascere principessa o guerriera… le principesse piangono e le guerriere combattono…nella mia vita ho trovato i guantoni…non sono una principessa?” una delle sue frasi che meglio la descrive, perché, come diceva, “Per riuscire nella vita devi avere più voglia di vincere che paura di perdere”. Per chi è rimasto senza di lei, Lorena è un esempio di vita. Una vita amata, desiderata fino alla fine, una vita preziosa anche se spesso ingiusta perché porta via le persone più belle e le anime più luminose. Lorena è un inno alla vita, un invito a non sprecare la propria esistenza, a sorridere anche di fronte alle avversità. Sempre, con coraggio e tenacia. “Come una grande guerriera hai combattuto fino all’ ultimo… ora con il tuo forte spirito resta vicino ai tuoi cari…” uno dei tantissimi messaggi di cordoglio. La foto che pubblichiamo è la foto che lei stessa ha postato sul suo profilo, con i guantoni: “Questa è l’immagine che voglio avere fino all’ultimo…# nonmimollareadesso# lamiaforzaeinterna”. Il ricordo di Lorena non andrà perduto, il suo ultimo, straziante grido di dolore non sarà inascoltato da chi l’ha amata veramente e non resterà inascoltato nemmeno da chi non l’ha conosciuta personalmente ma leggendo la sua storia sentirà ancora più cara e preziosa la Vita. Ciao, Guerriera… S.O.