ABBIATENSE – Mercoledì mattina sotto il Pirellone a Milano c’eravamo anche noi, insieme a molti cittadini, il Movimento del Malato, i sindaci del territorio, alcuni politici, in attesa dell’inizio della Commissione sanità in cui si è parlato dell’ospedale “Cantù”. Con alcune dirette video pubblicate sulla pagina Facebook del giornale, abbiamo documentato alcuni momenti, attraverso interviste e riprese di alcune parti del dibattito in aula. Prima dell’inizio della seduta, abbiamo incontrato all’ingresso del Palazzo regionale il dott. Aldo Minuto, direttore del dipartimento di Emergenza urgenza dell’ASST del Sud ovest milanese: “Sono del parere che bisogna dare una risposta di sicurezza ai cittadini, oltre che rispondere ai loro bisogni” ha detto. La nostra giornalista gli ha chiesto se secondo lui il PS ora, con la chiusura notturna, sia sicuro: “I dati lo potranno mettere in evidenza” ha risposto il dott. Minuto che, incalzato dalle domande, frutto di segnalazioni di molti cittadini che lamentano le ore di attesa a causa dell’affollamento al PS di Magenta, ha replicato “Vedremo i dati” riferendosi alle slide che da lì a poco sarebbero state illustrate in Commissione. Di diverso parere il consigliere regionale del Pd Carlo Borghetti che ha innanzitutto chiarito che la mozione sul futuro dell’ospedale Cantù (presentata dal consigliere di FI Altitonante, ndr) sarebbe stata solo dibattuta quella mattina e non, per il momento, votata. “E’ una questione che riguarda l’intero ospedale e all’interno il suo PS, ci aspettiamo una dichiarazione tecnica, ma anche politica da parte della maggioranza. Chiederò che i sindaci possano essere ascoltati”. E difatti la presenza di una delegazione dei sindaci, tra cui Cesare Nai di Abbiategrasso, ha ribadito la rilevanza della questione ospedale e la mobilitazione non trascurabile del territorio (ricordiamo le oltre 11.000 firme raccolte dal Movimento per i Diritti del Cittadino Malato), per questo i sindaci saranno ascoltati durante l’audizione prevista probabilmente per il 17 luglio. Ex consigliere comunale nonché medico, Arcangelo Ceretti era tra i cittadini presenti mercoledì, gli abbiamo chiesto un commento: “Penso sia importante, dopo il grande investimento fatto negli anni precedenti, che l’ospedale abbia un nuovo valore, come capacità di intervento, visto che abbiamo le migliori sale operatorie, seconde solo a quelle di Legnano, e ha bisogno di lavorare a pieno regime. Inoltre la presenza di medici qualificati per l’emergenza rende molto più utili e utilizzabili i posti letto, che devono tornare ad essere 200. Hanno depotenziato le sale O.B.I. è un grave danno per la comunità, abbiamo speso soldi per avere una grande capacità d’intervento e sorveglianza in casi di emergenza, ma non verranno utilizzate. Bisogna ripristinare le condizioni di sicurezza che sono legate alla tecnologia, alla preparazione dei sanitari e al numero di sanitari che deve essere adeguato. E se c’è da fare uno sforzo economico che sia di 400-500 mila euro, non è certo questo un problema per la Regione, si possono risparmiare risorse da altre parti”, ha concluso Ceretti. S.O.