ALBAIRATE – Ad Abbiategrasso qualche settimana fa i padroni di cani avevano fatto irruzione in Consiglio comunale insieme ai loro beniamini per protestare con la giunta Arrara: ad Abbiategrasso le aree cani sono inagibili e poco curate. Com’è invece la situazione nel confinante Albairate? I parchi non mancano, ma in nessuno di questi c’è un area dedicata ai quattro zampe inoltre in nessuno di questi i cani possono accedere, neanche se vengono tenuti al guinzaglio. Come può dunque comportarsi una famiglia albairatese con quadrupede al seguito (ad Albairate, secondo i dati dell’anagrafe di Pontevecchio, al 22 ottobre 2014 vivono ufficialmente 566 cani)? Può limitarsi alla passeggiata per le vie del paese col cane tenuto al guinzaglio anche nelle aiuole perché queste confinano con la strada e il quadrupede potrebbe scappare diventando un pericolo per sé e per gli altri. O andare sulla ciclabile del Naviglio che nel weekend è presa d’assalto da ciclisti e podisti oppure lungo il Canale Scolmatore spesso teatro di incidenti come riportato dalla cronaca recente. Se invece volesse farlo “sgambare” o giocare con altri cani, deve forzatamente portarlo nei prati che confinano con i campi, ma anche questa soluzione, alla fine praticata da tutti, non è ottimale: nei prati e nei campi incolti si possono trovare rifiuti di ogni genere dal sacchetto alla carogna, nei fossi abbondano i topi che portano la leptospirosi, poi c’è il contadino che non vuole passaggi sui suoi prati, infine, in alcuni periodi dell’anno, arrivano le pecore delle cui deiezioni i cani vanno ghiotti per non parlare delle zecche. E vogliamo parlare dei cacciatori che con i loro spari spaventano i cani che segugi non sono? Chi non ha cani potrebbe dire “Lo tenga al guinzaglio”, in effetti il guinzaglio dovrebbe valere anche in aperta campagna, ma allora un cane dove può correre liberamente e giocare con i suoi simili? Forse nel parcheggio di viale Donatori del Sangue, come purtroppo accade? “E’ la campagna, bellezza”, verrebbe da dire, sì, ma siamo anche nel 2015 e ormai le aree cani sono ovunque. E’ un paradosso: per legge si può portare il cane quasi dappertutto tranne che nei parchi e nell’area cani. Perché non c’è. “Un’area cani 20×20 può costare massimo 2.000 euro” ci informa una cittadina albairatese che, dopo aver raccolto le consuete firme, da mesi ha il filo diretto col sindaco Pioltini affinché il Comune costruisca un’area. “Prima di Pasqua il sindaco mi ha detto che l’area deve avere una copertura finanziaria con disponibilità di cassa, inserita nel bilancio di previsione 2015, ma il bilancio non è stato ancora approvato. Il 20 maggio però il sindaco incontrerà il suo gruppo consiliare per esporre criticità e idee per trovare i giusti equilibri tra i cittadini e i custodi dei cani. Speriamo che sia la volta buona”. Simona Borgatti