ABBIATEGRASSO – I ragazzi di ABC ovvero dell’associazione Abbiategrasso Bene Comune, che hanno sostenuto con una lista civica dallo stesso nome il candidato sindaco Finiguerra, hanno dimostrato ancora una volta il loro senso civico e hanno scritto un appello in concomitanza con il riconoscimento ottenuto a livello nazionale dal Consorzio dei Comuni dei Navigli che fino al 2013 gestiva con Amaga i rifiuti per poi cedere le proprie quote e proseguire in proprio. Ora il Consorzio risulta al 6° posto dei ‘Comuni ricicloni’ in Italia , ossia tra i migliori nella raccolta e nella gestione dell’immondizia. Il Consorzio dei Comuni dei Navigli che serve 118.921 abitanti è guidato dal presidente Carlo Ferrè e si distingue non solo perché ha una media di secco dell’84,5% per persona e una media di raccolta differenziata oltre il 74% ma anche per la capacità di informare e coinvolgere i cittadini. Lo evidenziano e spiegano molto bene i ragazzi di Abbiategrasso Bene Comune che scrivono: “Il Consorzio dei Comuni dei Navigli ha lanciato una campagna di informazione ed educazione per combattere l’abbandono dei rifiuti e lo spreco alimentare. L’iniziativa coinvolgerà cittadini, studenti, associazioni e operatori commerciali di venti comuni del territorio (Albairate, Arluno, Bernate Ticino, Besate, Bubbiano, Busto Garolfo, Calvignasco, Castrate Primo, Cassinetta di Lugagnano, Castano Primo, Cisliano, Corbetta, Cusago, Inveruno, Mesero, Morimondo, Nosate, Ozzero, Vanzaghello e Vittuone) e prevede anche alcuni progetti dedicati al mondo della scuola. Riteniamo che il nostro Comune, pur non facendo parte di questa rete, abbia il dovere morale di mantenere alta l’attenzione su questa duplice sfida di civiltà. ABBANDONO DEI RIFIUTI: Rifiuti ingombranti come elettrodomestici, vecchi materassi, materiale edile di scarto, ma anche sacchetti di pattume indifferenziato, plastica e organico, sono spesso il biglietto da visita in cui i cittadini si imbattono all’ingresso della città, nelle zone periferiche e di campagna, lungo gli argini dei corsi d’acqua e lungo i cigli delle strade. Si tratta, spesso, anche di rifiuti pericolosi, il cui impatto sull’ambiente e sulla collettività può essere estremamente dannoso. Crediamo sia necessario sensibilizzare i cittadini verso le buone pratiche di raccolta dei rifiuti, mettendo in atto appostamenti e controlli che scoraggino gli abbiatensi dall’avere un comportamento lesivo dell’ambiente e della comunità. Gli effetti dell’inciviltà di pochi diventano infatti onerosi per tutti, sia a causa del maggior carico di lavoro degli operatori ambientali, che per i costi di cui si deve sobbarcare la società che gestisce i rifiuti urbani e tutte le fasi del loro ciclo integrato. Si tratta, in sostanza, di soldi che andranno a gravare sulle tasse di smaltimento dei rifiuti e di conseguenza, sulle tasche dei cittadini. Spese che dovranno necessariamente essere coperte da tutti, anche da chi effettua correttamente la raccolta differenziata. SPRECO ALIMENTARE: Prevenire lo spreco non è soltanto un’occasione da cogliere per ridistribuire risorse a chi ne ha più bisogno, ma rappresenta anche un modo per combattere lo sperpero inutile di risorse naturali, fra cui terra, acqua, energia, utilizzate nei diversi anelli della filiera, quindi un obbligo morale che abbiamo nei confronti del prossimo e del nostro pianeta. Dal momento che ogni famiglia italiana butta in media circa 200 grammi di cibo a settimana e che fino al 50% dei pasti serviti nelle mense scolastiche finisce nei rifiuti, riteniamo sia necessario iniziare un percorso di sensibilizzazione adatto a promuovere i comportamenti corretti per il rispetto dell’ambiente e per il recupero degli avanzi, soprattutto nelle scuole. In tal senso riteniamo positiva la campagna anti-spreco alimentare promossa in alcune scuole italiane da Gemeaz Elior e Legambiente nel 2015, con la distribuzione nelle classi del ‘Good food bag’, un sacchetto prodotto in Italia, lavabile e riutilizzabile, per recuperare gli alimenti non consumati come pane, prodotti da forno, frutta non sbucciata, merende, budini e tutti i cibi in vaschetta. Abbiategrasso Bene Comune”. Ascoltiamoli e adottiamo queste buone pratiche. E.G.
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