ROBECCO S/N – Il Comitato del “Sì” alla strada Vigevano-Malpensa, dopo la manifestazione di giovedì 10 settembre sulla Vigevanese all’altezza della Soria, ha organizzato un altro presidio, questa volta a Robecco sul Naviglio, all’altezza del ponte, in uno dei punti più trafficati della nostra zona, in uno dei Comuni forse più penalizzati dall’assenza di un’infrastruttura adeguata e che quindi quotidianamente deve sopportare il transito di migliaia di veicoli nel cuore del paese. Venerdì nel tardo pomeriggio, cittadini, imprenditori, il presidente del Comitato del “Sì”, ing. Fabrizio Castoldi, patron della BCS di Abbiategrasso, con il sindaco di Vigevano Andrea Sala hanno ribadito le ragioni del “Sì” ad una strada più che mai necessaria, trovando il consenso di molti automobilisti in coda. Nella giornata precedente, il sindaco di Robecco, Fortunata Barni, ha tenuto un’assemblea per chiarire la sua posizione: “Ci sono stati incontri con gli altri sindaci, senza mai trovare un accordo. Inutile nascondere che la situazione critica riguarda Robecco, Albairate e Cassinetta. Il Parco del Ticino si è posto come mediatore in due incontri ufficiali e in uno di questi incontri ha presentato una proposta informale, successivamente formalizzata, che propone due percorsi alternativi: 1 – un ponte a sud o un passaggio interrato sotto il naviglio per ricollegarsi alla vecchia statale; 2 – un ponte a nord. Non abbiamo accettato la proposta perchè non è risolutiva dei nostri problemi. Oltretutto, anche il Parco ha riconosciuto che non sarebbe sufficiente quella soluzione se il traffico pesante continua a passare da Robecco, ma è impossibile deviare il traffico pesante da Robecco visto che soluzioni simili sono state già scartate in passato dagli altri comuni che verrebbero interessati. L’8 settembre – ha proseguito Barni – c’è stato un incontro con l’assessore Garavaglia, che ha preso l’incarico di occuparsi personalmente di questa situazione, visto che conosce bene le problematiche della zona. In quell’occasione ci è stato detto ciò che ha poi confermato nel successivo incontro che abbiamo avuto con Anas, ovvero che la Regione è disponibile a stanziare fino a 10 milioni di euro in più per rispondere maggiormente alle esigenze del territorio. Successivamente c’è stato l’incontro con Anas. Presenti i sindaci della zona, città metropolitana, il Parco del Ticino, Anas e l’assessore Garavaglia. Tutti i sindaci presenti hanno detto che la strada è necessaria, anzi, cito testualmente: ‘L’opera serve’. Il Parco in quell’occasione ha presentato un documento da sottoscrivere tra i sindaci. Io non l’ho firmato perchè non veniva specificato quale tracciato sarebbe stato sostenuto. Si diceva solo che il tracciato sarebbe venuto dopo. A scatola chiusa non firmo, il Parco avrebbe dovuto chiarire quale progetto voleva portare avanti. Sia Anas che Garavaglia hanno anche chiarito che questo è l’ultimo treno, altrimenti i soldi verranno destinati altrove”. In quell’occasione il sindaco di Robecco ha presentato la proposta della galleria interrata tra Robecco e Castellazzo (presentata in Consiglio comunale, delibera del 12 marzo): “Abbiamo portato anche una relazione tecnica per dimostrare che la nostra proposta porterebbe a un minor consumo del territorio, è meno impattante, e prevederebbe un risparmio rispetto a quanto preventivato inizialmente da Anas. – ha spiegato Barni – Anas si è detta disponibile ad accettare proposte che non stravolgano il progetto e che portino migliorie all’opera e si aspetta di ottenere una proposta condivisa entro il 30 settembre”. L’assessore Garavaglia ha dichiarato che metterà a disposizione l’ufficio tecnico regionale per confrontare le osservazioni dei Comuni. “Ci tengo a chiarire – conclude Barni – che Robecco non ha mai cambiato idea e non ha tenuto una posizione esasperata (come dice il Parco del Ticino nel suo comunicato stampa). Ho tenuto saldi i principi del mandato che ho ricevuto dal Consiglio Comunale, mentre le proposte del Parco accontentava solo le richieste di Albairate e Cassinetta. Se la nostra proposta non sarà accettata non sarà perchè non è fattibile (perchè ad Albairate ad esempio sono state concesse due gallerie interrate come quella che vorremmo noi…) Se non si farà è perchè queste migliorie, e mi è stato confermato, non sono state richieste all’epoca”.
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