ABBIATEGRASSO – Nella cassetta postale della nostra redazione giorni fa abbiamo trovato un biglietto con una semplice frase, una domanda con cui una cittadina chiedeva che fine avessero fatto le anatre nel Parco della Fossa. Sbirciando tra le sbarre della cancellata in via XX Settembre e al di là del muretto che fa da recinzione alla bellissima oasi verde in centro città che si stende lungo l’intero percorso dei “bastioni”, come sono abituati a chiamarli gli abbiatensi, notavamo che alcune anatre sguazzavano nel fossetto, ma in effetti erano poche. E gli anatroccoli che le seguivano in fila sul piccolo corso d’acqua dov’erano? Mercoledì scorso abbiamo deciso di fare un sopralluogo da quelle parti, approfittando del fatto che volevamo scattare qualche foto alla seconda fase dei lavori in corso alla fognatura in viale Manzoni e alla ristrutturazione della vecchia e malandata Torretta situata nel Parco della Costituzione. Abbiamo così incontrato in mezzo all’erba sette anatre che tranquille si godevano il sole in riva al piccolo fosso che attraversa quell’ampio spazio verde, la cui acqua in verità abbiamo trovato non limpida ma cosparsa di chiazze biancastre. Degli anatroccoli nemmeno l’ombra. Solo alcuni piccioni svolazzando si posavano ogni tanto a far compagnia alle anatre, mentre nel vicino laghetto molte tartarughe si scaldavano al sole, qualcuna nuotava insieme a un grosso pesce rosso. Uscendo dal parco e imboccando il viale che conduce al cimitero cittadino, abbiamo incrociato una signora che più volte abbiamo visto accudire gli animaletti di quel parco e qualche minuto dopo si è unito a noi un signore che ci ha detto di aver svolto la stessa opera di volontariato a tutto vantaggio di quell’area verde. Così abbiamo fatto una chiacchierata e siamo venuti a conoscenza di spiacevoli fatti accaduti e del perché entrambi non svolgono più la loro preziosa opera. Ci hanno raccontato che anatre e anatroccoli erano circa un centinaio, poi il loro numero si è ridotto perché alcune persone sono entrate con i cani, lasciandoli liberi di scorrazzare, e naturalmente gli amici dell’uomo ma non degli altri animali hanno fatto strage di anatroccoli. I volontari che hanno osato riprendere quelle persone sono stati persino minacciati, così se ne sono andati, per non correre rischi hanno lasciato la loro opera benefattrice. Hanno trovato qualche tartaruga morta nell’acqua e anche i pesci nel laghetto si sono ridotti perché di notte qualcuno entra a pescare. I volontari hanno segnalato la triste situazione agli uffici comunali chiedendo l’intervento di qualcuno, vigili urbani, guardie civiche, ma nessuno è intervenuto, e così ora, l’abbiamo visto con i nostri occhi, senza nessun controllo, senza personale che si occupa della pulizia e per l’inciviltà di alcuni cittadini, regna il degrado. Il cartello posto all’entrata principale del Parco della Costituzione è diventato quasi illeggibile, andrebbe riverniciato, però, anche se a fatica, si legge che è vietato introdurre i cani, mentre sui cartelli affissi sui due ingressi del Parco della Repubblica, che sta di fronte, i simboli disegnati, e in parte coperti di scarabocchi, dicono che è possibile farli entrare tenendoli al guinzaglio e, tra l’altro, lì è presente un’area cani, quasi sempre deserta. La volontaria suggeriva di interpellare un paio di guardie forestali, che si occupano della tutela del Parco del Ticino, perché i nostri parchi cittadini siano bellissime oasi verdi tutelate e da godere, non preda di inciviltà e degrado. M.B.
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