ABBIATEGRASSO – Centro islamico Alif Baa di via Crivellino gremito di persone venerdì mattina a partire dalle 9 per la festa di fine Ramadan. Per i musulmani è una festa sacra che dura 30 giorni (quest’anno dal 18 giugno al 16 luglio) in cui si osserva il totale digiuno dall’alba al tramonto. Il Ramadan è uno dei cinque pilastri dell’Islam. Per ogni musulmano è un obbligo da rispettare, ma ci sono alcune eccezioni. Se ad esempio si è malati, anziani o in viaggio, si può non rispettare il digiuno. Le donne in gravidanza o che stanno allattando i figli non sono tenute a fare il Ramadan, ma c’è chi lo fa comunque. Si inizia a fare il Ramadan a circa 15 anni. Le donne, ovviamente, nel mese del Ramadan possono saltare il digiuno per alcuni giorni, che però vanno recuperati dopo, entro l’inizio del Ramadan successivo. Lo stesso vale per chi è in viaggio. Il caldo ha messo a dura prova chi ha fatto Ramadan, anche se è una pratica che si fa per stare bene, è un modo per purificare corpo e spirito. Dopo il tramonto si mangia generalmente latte e datteri. Ramadan rappresenta il mese in cui Allah ha fatto scendere il Corano sul profeta Maometto, cioè quando Maometto ricevette la rivelazione dall’arcangelo Gabriele. Non cade sempre nello stesso mese, perché il calendario musulmano è un calendario lunare, con mesi di 29-30 giorni. Ramadan non significa solo digiunare, ma purificarsi dai peccati. Dall’alba al tramonto non solo non si può mangiare né bere, ma nemmeno avere rapporti sessuali, fumare, dire parolacce, compiere qualsiasi tipo di peccato. Alla fine del Ramadan si svolge una festa, quella che c’è stata venerdì scorso, ci si scambiano gli auguri, regali e dolci. Il Centro di via Crivellino come ogni anno in questa festa ha ospitato decine e decine di musulmani da tutta la zona, per festeggiare insieme la fine di un periodo difficile ed estremamente importante. S.O.
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