ABBIATEGRASSO – “L’Unione Europea vuole che l’Italia utilizzi latte in polvere per formaggi e yogurt, è assurdo!”: il segretario di zona Coldiretti Enzo Locatelli si dichiara fermamente convinto nella difesa del Made in Italy e abbraccia la battaglia firmata Coldiretti, culminata lo scorso mercoledì 8 luglio con una manifestazione, che ha visto scendere in piazza Montecitorio a Roma migliaia di allevatori, casari e consumatori da tutt’Italia, uniti per difendere la legge n.138 del 1974 che da oltre 40 anni vieta ai caseifici italiani l’utilizzo di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare, garantendo al Bel Paese primati a livello internazionale nella produzione casearia. Una battaglia, questa per il Made in Italy, molto sentita anche dai 40 produttori di latte dell’abbiatense, una rappresentanza dei quali mercoledì non ha esitato a prendere il treno delle 6 a Milano Centrale per essere a Montecitorio alle 9.30, in tempo per la simbolica raccolta firme, incontrare le altre delegazioni e sensibilizzare il Parlamento contro la decisione dell’Unione Europea di abrogare la 138 perché considerata una restrizione alla libera circolazione di merci, come appunto il latte in polvere e concentrato. Secondo la Coldiretti si tratta di un provvedimento che danneggerebbe un patrimonio gastronomico custodito da generazioni e metterebbe a rischio 487 formaggi tipici, penalizzando quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura a formaggi, yogurt e latticini Made in Italy. “Così facendo – ha osservato Locatelli – si andrà ad abbassare la qualità, massificare i prodotti, omologare i sapori Ogni formaggio deve avere la sua identificazione territoriale! Già non c’è il prezzo del latte – ha aggiunto – siamo andati al 0,355/0,36 euro al litro, prezzo riconosciuto ai produttori di latte rispetto allo 0,42 di qualche mese fa. Ci vengono a dire che serve il latte in polvere perché non abbiamo il latte in Italia. Per forza! In un momento così difficile impegniamo il denaro pubblico per asfaltare strade e portiamo via le aziende agricole!”. Continua il suo fermo no al progetto Anas sulla superstrada Vigevano-Malpensa: “Non si possono spendere 230 milioni di euro per una strada, difendiamo piuttosto il buon cibo… perchè il latte c’è, eccome!”. È stata una mattinata di “lotta” pacifica per la qualità, insomma, nella Capitale, “vestita di giallo” per l’occasione, che ha visto la presenza di molte autorità, Ministro dell’agricoltura Maurizio Martina in primis. Davanti alla Camera, i maestri caseari hanno anche mostrato direttamente il metodo tradizionale di preparazione del formaggio come si fa in Italia, insieme al grande patrimonio di diversità dei formaggi italiani, portando in piazza alcuni tra i formaggi più curiosi e tra i più noti prodotti nelle varie regioni nostrane. Un’occasione, quindi, per svelare i “trucchetti dei furbetti del formaggino”, come si leggeva su un simpatico striscione, che – sostiene Coldiretti – “vogliono speculare sulla qualità italiana”. Emanuela Arioli
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