Egregio direttore, Mercoledì 24 giugno, si è consumato l’ultimo (forse ) atto di una rappresentazione tragicomica, dal titolo “chiusura di piazza Castello”. Atto primo: TRAGICO. La giunta Arrara, contraddicendo quanto da loro scritto sul programma (promemoria per il consigliere Ranzani), chiude piazza Castello, affermando che è solo un provvedimento temporaneo, se eventualmente il provvedimento non portasse a risultati soddisfacenti, la viabilità tornerebbe come prima, nulla di più falso, visto il costo per la predisposizione della cartellonistica stradale. Atto secondo: TRAGICO. Nonostante le molteplici proteste, sia dei residenti, sia dei commercianti, che per la chiusura hanno perso una parte sostanziosa dei loro clienti e in molti casi hanno dovuto abbassare le loro saracinesche, diverse volte, in Consiglio comunale o in assemblee aperte al pubblico, la maggioranza, formata da Pd, lista Ceretti e Leone rosso, ha difeso strenuamente la loro scelta, sino alla dichiarazione dell’assessore Squeo, che in una intervista ha individuato come causa l’incapacità dei commercianti e la crisi economica che opprime il commercio in l’Italia, non la chiusura della piazza. Atto terzo: TRAGICO. La lista Officina del territorio, che ha abbandonato il promotore del verde a tutti i costi (Finiguerra), ha presentato una mozione per la chiusura di tutto il centro storico, mozione che, in un Consiglio comunale accesissimo, con qualche emendamento, presentato dal Leone rosso, è stata votata dalla stessa lista, dal Pd, dal Leone rosso e dalla lista Ceretti, contrari il PdL e Finiguerra. Atto quarto: COMICO. In un incontro pubblico, promosso dalla lista “ProMuovi Abbiategrasso”(il nuovo che avanza), nata dalla fusione del Leone rosso (Fossati) e la lista Ceretti più l’ex socialista Marco Scotti, esclusivamente per raccogliere i futuri voti del malcontento riscontrato nella cittadinanza, hanno avanzato la proposta di riaprire piazza Castello, dimenticando tutto quello che precedentemente avevano sostenuto con veemenza, sia la chiusura di piazza Castello (titolo della commedia tragicomica) sia la chiusura totale del centro storico. Atto quinto: COMICO (ultimo atto?). Mercoledì 24 /6/2015 in consiglio comunale, viene presentata una mozione dal PdL dove viene chiesta la riapertura di piazza Castello. Qui si esaurisce la commedia tragicomica, con un finale scoppiettante ed inaspettato, le due liste (Leone rosso e lista Ceretti) che sino ad ora stanno sorreggendo la maggioranza votano a favore della mozione (buon senso?) per accaparrarsi il favore dei cittadini scontenti, Finiguerra (ha dell’incredibile) anche lui, pur essendo un sostenitore della prima ora della chiusura di piazza Castello, vota a favore, ovviamente il PdL che ha presentato la mozione vota favorevole, tutti pensano è fatta, ma col voto contrario del Pd e con un colpo di coda all’ultimo momento, l’Officina del territorio restituisce il favore fatto dalla maggioranza in occasione della sua mozione presentata precedentemente e vota contro la mozione e tutto rimane come prima, o no? Marcantonio Tagliabue, Lega Nord Abbiategrasso
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