ABBIATENSE – Ricorre quest’anno il 50° anniversario della morte del poeta dialettale albairatese/abbiatense Carlo Mereghetti. Nacque appunto ad Albairate nel 1881, in una famiglia povera con dieci figli che non gli permise di studiare pur avendo tanto desiderio di apprendere. Nel 1907 fondò in paese una biblioteca civica e tre anni dopo, abbracciata la fede socialista, divenne assessore all’Istruzione promuovendo l’edificazione di un nuovo edificio scolastico, l’istituzione della quarta classe elementare e una scuola serale per adulti. Trasferitosi ad Abbiategrasso per lavoro, divenne poi titolare di un’agenzia assicurativa. Nel 1945 partecipò alla Liberazione di Abbiategrasso e poi entrò nel primo consiglio comunale eletto dopo il Fascismo. Dal 1951 al 1956, nella giunta Mainardi, fu vicesindaco. A questa passione civile affiancò quella per la poesia dialettale, a cui cominciò a dedicarsi in età avanzata: versi scritti, come ebbe a dire, “col cuore e senza presunzione” e in effetti privi di qualsiasi ricercatezza espressiva o compiacimento idilliaco e dal tono invece quasi sempre elementare e colloquiale, con cui seppe descrivere, in modo nel contempo vivace e delicato, momenti di vita paesana, aspetti del borgo abbiatense e dei suoi personaggi, stati d’animo personali, nostalgie per il passato scomparso, momenti della tradizione e sentimenti famigliari. Morì ad Abbiategrasso il 17 febbraio 1968. Pubblicò diverse raccolte di poesie e una loro antologia, edita nel 1998 dalla Biblioteca Civica di Albairate per il 30° della morte, fu curata dal figlio Franco. Alla poetica di Mereghetti si interessarono anche Bernardino Ferrari nel volume “Abbiategrasso e la poesia dialettale” (Società Storica Abbiatense, 1993) e Mario Comincini in “Dulcamara” (biografia di Ubaldo Rapa, Comune di Albairate, 1997)..Carlo Mereghetti , che visse la seconda parte della sua vita  ad Abbiategrasso fu, tra l’altro consigliere della Banca Popolare e ricoprì cariche politiche. Era il padre del rag. Sandro Mereghetti e quindi nonno di Paolo critico cinematografico, del nipote ingegnere che porta il suo nome e di Marco, responsabile di ecografia interventistica, residente in Abbiategrasso. Enrica Galeazzi