ABBIATEGRASSO – Primo a chiedere la parola per i 5 minuti a disposizione prima di affrontare l’ordine del giorno del Consiglio di lunedì 19, il cons. Giuseppe Serra che, uscito da Forza Italia, ha costituito il Gruppo Misto a nome del quale ha ricordato che l’11 novembre è stata celebrata la “giornata dei poveri, voluta da Papa Francesco, un grido che deve far riflettere la politica…” Ha poi invitato il sindaco e l’assessore alla Sicurezza Mercanti ad affrontare il problema del sempre più diffuso abuso di alcol tra i giovani che compiono atti di vandalismo nei parchi, ha messo in dubbio l’utilità “dell’apertura di supermercati la sera nelle vicinanze del centro storico”. Graziella Cameroni (Pd) ha espresso disapprovazione per la modalità di convocazione, pur senza urgenza, la mattina per la sera stessa. “Indice di una macchina comunale che annaspa – ha affermato – i documenti non arrivano vedi il progetto piscina, persino il sindaco è in difetto, non ha pubblicato il suo reddito del 2017. Le Commissioni sono esautorate del loro ruolo, si sfugge il confronto con la città. Abbiamo appreso del rimpasto deleghe solo dai giornali, si sovvertono le regole, è normale che non si riesca a leggere il bando che riguarda gli asili nido? La via Annoni è da rifare, ricordo le tante accuse all’’Amministrazione Arrara quando è successa la stessa cosa in viale Manzoni…” Un fiume in piena, per concludere con: si predica bene e si razzola male. Annamaria De Marchi (Cambiamo Abb.) ha titolato il suo intervento: “Incompetenza, incoerenza o meglio dilettanti allo sbaraglio. Ha iniziato dall’ordine del giorno, pochi punti per un Consiglio ma necessario per approvarli nei tempi imposti. “Un Consiglio che comunque costa ai cittadini ma in cui non si parla di nessun progetto, né di futuro. Si perdono e si ridistribuiscono gli assessorati, per le fiere c’è dilettantismo, Nai si prende in carico tanto, ce la farà? Ricordiamo che ogni mese si spendono per le competenze ai politici 14.000 euro, denari degli abbiatensi. Tante volte chiedo chiarimenti e non mi si risponde. Tutti buoni ad alzare la manina e a tagliare nastri ma non si ascoltano i cittadini…” Christian Cattoni (Cambiamo Abb.) ha esordito con “porto 3 segnalazioni che mi fan venire il mal di pancia: ho chiesto il 15 ottobre il Piano d’Emergenza e non è ancora pronto. Ho segnalato che il software del verde permette di modificarne la geografia, ho chiesto di proteggerlo per evitare che chiunque possa scriverci ma, ho controllato, e sono intervenuto di recente, non è stato fatto. Ho chiesto un accesso agli atti il 13 aprile per verificare la presenza di gas random negli edifici pubblici, vedi asilo di via Galimberti, ma non è stato fatto nulla”. Domenico Finiguerra (Cambiamo Abb.): “Sul semaforo di viale Sforza mi son sentito preso in giro, l’ass. Albetti per indurre la propria maggioranza a votare contro la nostra mozione, ha parlato di un progetto e che c’era un lavoro dietro. Invece scopro che il lavoro è stato fatto in mezz’ora da un tecnico che ha aperto la cabina e l’ha temporizzato. Segnalazioni rispetto alla linea ferroviaria S9 parlano non di un potenziamento ma di una diminuzione di corse, invece che ogni mezz’ora sono previste ogni ora dalle 9 alle 12 e dopo le 21. Sollecito l’ass. Bottene con i referenti degli altri comuni a protestare con Trenord. Un’altra segnalazione riguarda la rotonda di via Padre Carlo Vigevano che da 18 anni aspetta una sistemazione, o la sistemiamo o la smantelliamo perché è indecorosa”. Finiguerra ha fatto anche presente che “Nai aveva il dovere di comunicare la ridistribuzione delle deleghe, cosa che non ha mai fatto in Consiglio, una distribuzione che invito a rivedere perché viste le deleghe che ora ha il sindaco basterebbero 3 assessori”. Gli ha risposto l’ass. Albetti: “Non ho mai preso in giro nessuno, ho portato il progetto definitivo sul semaforo in 3 tempi, condiviso con la Polizia Locale. La questione della rotonda è annosa perché è su un terreno di privati che fino adesso non han fatto nulla, mi ripropongo di farla bene o di toglierla”. L’ass. Cattaneo (Ambiente e Fiere) è intervenuta per rispondere a De Marchi da cui si è sentita , ha detto, ‘insultata’, forse dal termine dilettantismo, anche se non citata direttamente. Ha asserito di lavorare in ufficio “anche con mio figlio presente, ho sentito parole molto forti, più da bar che da Consiglio comunale…vorrei venisse rispettato il lavoro di una ragazza giovane che fa politica…” A Cattoni ha risposto che il software del verde è controllato dal gestore. E.G.
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