ABBIATENSE – Giovedì 26 marzo a villa Castiglioni a Pontevecchio di Magenta, sede del Parco del Ticino, è stato presentato il PIA (Progetto Integrato Area Navigli) per lavori sulle vie d’acqua, pari a 40 milioni di euro di cui oltre 28 milioni come contributo FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). Capofila del programma d’ interventi il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, in sinergia con Regione Lombardia, Navigli Lombardi Scarl e i Parchi lombardi. C’è grande fermento per gli interventi che si stanno realizzando in vista di Expo 2015 e che renderanno più attrattivo il territorio. Filo conduttore è l’acqua, intesa come via di comunicazione, elemento di aggregazione, strumento di conoscenza del territorio, in un percorso che trova compimento nel concetto di multifunzionalità della rete dei canali e che si propone di far conoscere le Vie d’Acqua lombarde in un’ottica di “sistema”. Più in generale, il P.I.A. Navigli rientra nel Programma Operativo Regionale (POR), ovvero, lo strumento di programmazione di Regione Lombardia, finalizzato alla realizzazione di iniziative a sostegno della competitività del sistema produttivo e dei territori lombardi, finanziato tramite l’Asse 4 del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Navigazione, sport e tempo libero, cultura, natura e innovazione, sono questi gli assi portanti di un progetto ambizioso che vede il Consorzio ETVilloresi nel ruolo di regista. A far gli onori di casa, il presidente del Parco del Ticino, Gianni Beltrami, che ha annunciato un Info Point presso villa Castiglioni e che ha presentato i coprimari: Alessandro Folli, presidente del Consorzio Villoresi, Agostino Agostinelli, presidente Parco Adda Nord, e l’assessore regionale per Expo, Fabrizio Sala. Autorità che poco prima avevano aperto l’acqua che da Turbigo in due giorni sarebbe arrivata a Milano e dal Villoresi all’anello verde-azzurro di Expo. “Progetti fondamentali per Expo e per il dopo Expo. – ha detto soddisfatto del lavoro e dei tempi rispettati dalle maestranze, Alessandro Folli – I lavori alle sponde sono costati 6 milioni e 500mila euro”. Lavori lunghi e complessi, solo al Panperduto hanno lavorato per 4 anni 12 imprese con 300 operai e sono stati spesi 4 milioni e mezzo, oltre 5 milioni a Turbigo. Anche l’ass. Sala ha elogiato l’efficienza con cui si è intervenuti sulle nostre infrastrutture naturali. “Expo – ha detto – è un’occasione per mettere in mostra esperienze e bellezze del nostro territorio, la ricchezza paesaggistica e quella storica, l’eredità di Expo sono le infrastrutture che ci rimarranno per sempre”. Gianni Beltrami ha anche ricordato la querelle in corso per il livello idrometrico del lago Maggiore. Il ministero dell’ambiente sembra voler accondiscendere alle richieste della Svizzera che, in base a un accordo del 1933, stabilisce che il livello dell’acqua deve rimanere a un metro. “Perseguiamo – ha detto Beltrami – il metro e mezzo come da 7 anni, per non creare problemi alle oltre 7.000 nostre aziende agricole, oltre tutto Expo ci chiede di assicurare 3 metri cubi d’acqua al secondo, lo possiamo garantire solo se il bacino è a un metro e mezzo. Non molleremo!”. Subito dopo i presenti si sono incamminati verso il vicino approdo risistemato, pronto ad accogliere lo sbarco dei turisti che usufruiranno della navigazione, un modo per godere e riscoprire per tutti le nostre bellezze. E.G.