ABBIATEGRASSO – Coloratissimo di bandiere, gonfaloni e stendardi, il corteo del 2 giugno nella mattinata di giovedì, giorno della Festa della Repubblica, ha percorso le vie del centro da piazza Marconi a piazza Castello, accompagnato dalle note del Complesso Bandistico “Giuseppe

Garibaldi” dopo la Messa nella chiesa di San Bernardino. Prima tappa del percorso è stato il Parco dedicato alla protagonista della giornata, la Repubblica, la forma di governo scelta dagli italiani nel 1946, 70 anni fa, al posto della monarchia. All’ingresso del Parco della Repubblica è stata deposta una corona d’alloro in memoria di quell’importante momento della storia del nostro Paese. Il corteo, formato da molti studenti delle scuole cittadine e dalle associazioni combattentistiche d’arma, oltre che dalle autorità politiche e militari di Abbiategrasso, ha poi proseguito in corso Italia e via Cantù, per giungere infine in piazza Castello dove è avvenuto l’alzabandiera e anche qui è stata deposta una corona d’alloro in onore dei Caduti. Era presente anche l’onorevole Simona Malpezzi, deputata alla Camera e componente sia della commissione parlamentare per l’impegno e l’adolescenza, sia della commissione cultura, scienza e istruzione. Il sindaco Pierluigi Arrara ha ricordato che: “Questa data è strettamente legata ad altri giorni fondamentali per il nostro paese: il 25 aprile 1945 (giorno della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista) e il primo gennaio 1948 (giorno in cui entrò in vigore la nostra carta costituzionale). Tre date fondamentali della nostra storia, che ci aiutano a riflettere, e si perché festeggiare, non vuol dire solo ‘far festa’ nel senso classico della parola, ma significa anche pensare, valutare le prospettive”. Arrara ha parlato della Costituzione italiana che “nacque proprio da donne e uomini che seppero superare le differenze, le divisioni in nome di una comunione di ideali e di valori e misero tutti insieme la loro esperienza, il loro pensiero, la loro stessa vita al servizio dell’unità e della libertà”. Una riflessione su Abbiategrasso, città che “deve sempre più impegnarsi a seminare concordia, accoglienza e collaborazione… Festeggiare il 2 giugno vuol dire ricordare a tutti che un cittadino degno di questo nome non può e non deve disinteressarsi della vita pubblica, della vita politica, di tutto ciò che riguarda la polis e deve essere parte viva, parte attiva”. Non è mancato un accenno alla riforma costituzionale che tanto fa discutere: “La Costituzione è un’eredità preziosa che oggi siamo chiamati non solo a difendere, ma a far crescere sulla base degli stessi principi e valori scritti nella nostra Costituzione, oggi più che mai attuali, senza però avere il timore di affrontare serenamente il dibattito che da tempo si è sviluppato intorno alla necessità di modificare la stessa Carta Costituzionale, per aggiornare alcune sue parti alle mutate esigenze della nostra società, per modernizzarla cercando di riformare in parte le nostre istituzioni”. Il sindaco ha infine citato Don Giuseppe Dossetti, uno dei grandi padri costituenti: “La Costituzione sia la luce che vi indichi la strada giusta, il faro in questi tempi bui di difficoltà”. L’on. Malpezzi nel suo discorso rivolto in particolare ai giovani ha affermato: “Il patrimonio di cittadinanza e di Costituzione non si impara solo sui libri… si impara guardando chi abbiamo di fronte. Le associazioni, le bandiere contano una fetta importante della storia italiana che oggi festeggiamo: una Repubblica che è stata scelta dalla sovranità popolare”. Guardando la piazza, variopinta di bandiere delle tante associazioni d’arma presenti, ci si accorge che quei valori sono ancora vivi tra noi, ci ispirano ogni giorno ad essere cittadini migliori. La giornata del 2 Giugno si è conclusa con l’emozionante concerto del Coro ANA degli Alpini di Abbiategrasso nella bella cornice dell’Annunciata. S.O.