VITTUONE – Si è chiusa ieri, con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere, l’indagine iniziata a gennaio di quest’anno dai Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso e scaturita da un intervento presso l’abitazione di un pensionato 70enne, quando i militari operanti scoprirono che l’uomo era da tempo vittima di vessazioni e reiterati episodi di violenza, mai denunciati e posti in essere dai due figli conviventi, entrambi disoccupati, rispettivamente dell’81 e del ’91. Gli investigatori, superata l’iniziale reticenza del padre, inizialmente timoroso, hanno rapidamente documentato le angherie cui è stato sottoposto dai due giovani, a partire dall’inizio del 2015, perché consegnasse tutti i mesi somme variabili, fino a 400 euro, con le quali i due finanziavano la propria dipendenza dagli stupefacenti. L’Autorità giudiziaria ha recepito la ricostruzione dei fatti dei Carabinieri ed emesso un provvedimento che assegna ai fratelli la responsabilità per i maltrattamenti in famiglia e per l’estorsione, mentre le lesioni e i danneggiamenti sono contestati solo al più giovane, il più violento dei due. Quando sono scattate le manette, l’uomo, che svolge anche lavori saltuari per integrare la pensione e mantenere la famiglia, ha finalmente tratto un sospiro di sollievo.
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