ABBIATEGRASSO – Lunghi e convinti applausi per Daniele Biacchessi, che martedì 10 novembre – in occasione del secondo appuntamento di Incontroscena – ha portato nei Sotterranei del Castello Visconteo di Abbiategrasso il suo “Paese della Vergogna”, catturando degli spettatori attenti e partecipi. Un pubblico con il fiato sospeso ad ascoltare storie, che – seppur tragiche – si sono configurate come determinanti pagine della storia italiana. Dopo questo secondo grande successo della rassegna, Incontroscena torna subito sui palcoscenici di Abbiategrasso, questa volta al Teatro al Corso (Corso San Pietro 62) martedì 17 novembre alle ore 21.00 con uno spettacolo del tutto singolare, Il mito di Sisifo di Angelo Aparo, diretto da Juri Aparo e portato in scena dal Gruppo della Trasgressione. Il Gruppo della Trasgressione è una compagnia nata nel 1997 presso il carcere di San Vittore e presente oggi anche nelle carceri milanesi di Opera e Bollate. Ne fanno parte detenuti e comuni cittadini, soprattutto attori, studenti e neolaureati.

Un incontro culturale ed educativo tra membri esterni e detenuti che si confrontano in modo costruttivo su temi che riguardano esperienze di sconfinamento, come la trasgressione, la sfida e l’abuso. Molti dei detenuti che vanno sul palco, provenendo da carceri diverse, non si conoscono, ma tutti sanno quanto il mito di Sisifo li riguarda da vicino e tutti provano a intessere un dialogo fra i sentimenti di sempre e i nostri conflitti di oggi.

Lo spettacolo porta alla ribalta il mito di Sisifo, re di Corinto, città che attraversa un periodo di gravissima siccità. Gli abitanti pregano gli dei e, in particolare, fanno sacrifici a Giove e ad Asopo, dio delle acque, affinché concedano a Corinto una sorgente per coltivare i campi. Ma gli dei si dedicano ai loro festini mentre il popolo di Corinto muore di sete. Il re di Corinto, Sisifo appunto, riesce a procurare l’acqua al suo popolo, ma incorre nelle ire di Giove, re dell’Olimpo, che si vendicherà con la famosa pena del masso.

Il Mito di Sisifo conta al suo attivo numerose repliche nelle scuole e nei teatri, al fine di promuovere nella rumorosa realtà in cui viviamo quel dialogo fra adolescenti e adulti, fra cittadino e istituzioni che nel mondo di Sisifo non era stato possibile.

Il lavoro sul mito di Sisifo, avviato nell’intento di intercettare fantasie antiche, è diventato in poco tempo uno strumento formidabile per riflettere sul presente e per recuperare passaggi centrali della storia personale dei membri del gruppo. La collaborazione fra detenuti e membri esterni della compagnia ha fatto il resto, motivando tutti a indossare i panni dei diversi personaggi e a interrogarsi sul problema della siccità a Corinto, sui conflitti di Sisifo con Giove, degli adolescenti con il limite e l’autorità, dell’uomo con i suoi bisogni terreni e le sue ambizioni di eternità.

Un’occasione da non perdere questo terzo spettacolo di teatro civile di Incontroscena promossi dal comune di Abbiategrasso, che concilia teatro, cultura, mito e sociale in un solo spettacolo martedì sera al Teatro al Corso. “Siamo dell’idea che studiare insieme con chi ha commesso reati favorisca l’evoluzione del condannato e della società stessa più di quanto si possa ottenere con gli studi di criminologia su chi ha commesso reati. In questo modo, detenuti e studenti del gruppo, rincorrendo e alimentando le rispettive curiosità, vivono il piacere del gioco di squadra e della responsabilità verso i compagni: un modo per interiorizzare le regole del vivere insieme, invece che subirle”

Angelo Aparo. Biglietto unico: 5 €. È vivamente consigliata la prenotazione.

Info & prevendita teatrodeinavigli@gmail.com, 348.0136683 – 324.6067434. Facebook: Teatro dei Navigli | Twitter: @TeatroNavigli. Ufficio: ex Convento dell’Annunciata, Via Pontida, Abbiategrasso (MI). Apertura al pubblico: dal martedì al sabato, 15.00 – 19.00.