ABBIATEGRASSO – Ai funerali di Giovanni Pesce nel 2007 ci fu una forte presenza di iscritti all’Anpi di Abbiategrasso, Onorina Brambilla venne parecchie volte ad Abbiategrasso, come testimone negli incontri con le scuole sui valori della Resistenza, e venne anche il giorno in cui Anpi di Abbiategrasso decise di dedicare la sezione a “Visone” (nome di battaglia di Giovanni Pesce). E così quando Daniele Biacchessi, di recente nostro illustre concittadino, propose alla sezione locale di Anpi un incontro con la figlia Tiziana, è sembrata un’occasione per riallacciare un rapporto che con la scomparsa dei due eroici partigiani era venuto meno. Tiziana, una donna minuta che ricorda molto la madre, continua nell’impegno che ebbero i genitori perché non vengano dimenticati la forza e il contributo che ebbero coloro che con la Resistenza hanno costruito il nostro vivere in democrazia e la nostra Costituzione che “deve essere salvaguardata ma anche applicata”. Biacchessi, giornalista e scrittore, è noto per il suo impegno nel teatro narrativo civile, a novembre dello scorso anno proprio nei sotterranei del Castello per la rassegna Incontroscena ha presentato con successo di pubblico “Il Paese della Vergogna”, in cui ha raccontato i misteri, le stragi e gli omicidi in un’Italia che “continua a vivere in perenne rimozione forzata”. Dal libro scritto in collaborazione con Tiziana Pesce “Giovanni e Nori – Una storia di amore e di Resistenza” è nato uno spettacolo (che Biacchessi presentò nel 2014 sempre tramite la locale sezione Anpi alla Cooperativa Rinascita con Gaetano Liguori e i Gang) e dallo spettacolo con il metodo ormai molto diffuso del crowdfunding è stato realizzato un dvd arricchito da un’intervista con Tiziana Pesce. Una forte presenza di cittadinanza, sabato sera 23 gennaio al Castello, ha confermato quanto ci sia ancora bisogno di riappropriarsi della memoria storica e di ciò che ha permesso la nascita della nostra democrazia. Dopo la visione del dvd, gli interventi di Tiziana Pesce e Daniele Biacchessi hanno permesso ai presenti una maggiore comprensione di ciò che li ha spinti a rendere testimonianza della vita di Giovanni e Nori, nel suo intervento Tiziana ha dichiarato quanto sia necessario ricordare da parte di tutti noi perché le ultime voci di chi ha vissuto in prima persona si stanno spegnendo. C’è una poesia di Paul Eluard tanto cara al papà che recita “ci sono parole che fanno vivere, una di queste é la parola Compagni”. Giovanni e Nori sono stati compagni nella lotta di Liberazione, nella vita e nell’impegno politico fino all’ultimo giorno della loro vita. Con amarezza occorre ricordare però che a Giovanni Pesce, medaglia d’oro per valori militari, e a Onorina Brambilla, il Comune di Milano non ha mai pensato di dedicare un pezzo di memoria nella città. Una memoria che Biacchessi ha raccolto spronato anche da certi revisionismi storici portati avanti con l’intento di delegittimare la Resistenza ad opera di scrittori quali Pansa, e contro “ il revisionismo e rovescisismo” e le storture di alcuni storici, consentendo il costante proliferare di gruppi della destra radicale quale Casa Pound che si ispirano dichiaratamente all’ideologia fascista e nazista. Le prossime iniziative dell’Anpi, per non dimenticare: dall’1 all’8 febbraio nella sala consiliare del Castello una mostra dal titolo “Disegni e poesie dei bambini nel campo concentramento Terezin”. Naomi Contiero