ABBIATEGRASSO – Nella mattinata di sabato 4 giugno, i relatori messi in campo dai club abbiatensi Rotary e Scuderia Ferrari hanno offerto tanti e importanti spunti di riflessione, utili all’orientamento e alla formazione dei ragazzi che affollavano l’aula magna dell’IIS Alessandrini. Input che vanno ad aggiungersi e ad ampliare il bagaglio di informazioni ricevute da precedenti incontri con il comune scopo di preparare a lavorare bene, indicando obiettivi e risorse. La risorsa umana, come ha ricordato all’apertura dei lavori, la preside Alba Arcidiacono, è fondamentale. Prioritario per ben lavorare è fare i conti con sé stessi e con chi ci sta intorno, l’ascolto, la capacità empatica sono importanti perché le variabili sono molte, i vissuti e le diverse esperienze di ognuno significano, rispetto a uno stesso stimolo, risposte diverse. A condurre il convegno è stato chiamato il giornalista Piero Savazzi, esperto in comunicazione d’impresa, che approdato alla comunicazione dopo studi tecnici, ha sintetizzato: “Se non si riesce a esternare, la conoscenza è inutile”. Le sue slide si sono rivelate efficacissime per dimostrare che comunicazione e lavoro di squadra sono elementi chiave. Quale migliore esempio delle Frecce Tricolori, vanto italiano, in cui il perfetto sincronismo risulta impossibile senza tecnologia e comunicazione. “Together we stand, divided we fall…” campeggiava sulla foto della Pattuglia Acrobatica Italiana, perché lo stare insieme e il comunicare bene fa sì che il loro lavoro sia eccellente. Altro esempio di eccellente lavoro di squadra è, ovviamente, la Ferrari, a patto che ognuno svolga al meglio il proprio ruolo. ‘Cuore e passione’ sono, in ogni caso rappresentato, elementi fondamentali, la cui mancanza comporterebbe risultati certamente non di eccellenza. Tra gli aforismi utilizzati da Savazzi durante la relazione introduttiva, alcuni sono stati di grande effetto sugli allievi presenti. Tra questi “vincere non è tutto, lo è provare a vincere”, e anche “il dizionario è l’unico posto dove la parola successo viene prima di sudore”, a significare che senza fatica non ci sono risultati. Oltre al Presidente Carlo Magani, è intervenuto l’imprenditore Lucio Fusaro con il compito di spiegare ai ragazzi cos’è il Rotary, l’organizzazione che da 111 anni è presente nel mondo. Fondata da Paul Harris con un gruppo di amici nel 1905 a Chicago per mettere a disposizione della collettività competenze e risorse, ora conta 33.000 club e 1.200.000 persone di cui 45 ad Abbiategrasso che cercano “di servire al di sopra di ogni interesse personale”. Fusaro ha argomentato i principi rotariani e progetti quali “Polio Plus, partito da un italiano e ormai vicino a debellare in tutto il mondo la polio, mancano solo 3 Paesi da vaccinare, l’anno scorso si è raggiunto il miliardo di dollari di finanziamento”. Ma c’è anche un Rotary dei giovani, il Rotaract che è stato presentato da Laura Buratti, spigliata ed entusiasta socia tra i 14 ragazzi che lo compongono e che lavorano per realizzare i progetti e gli obiettivi che si danno. Il service in atto, raccogliere fondi per l’acquisto di un pullmino per permettere al Gruppo Andy di trasportare ragazzi disabili, li ha visti ricoprire personalmente panettoni al cioccolato da vendere a Natale e con altrettante, tante piccole iniziative, il Rotaract è arrivato a raccogliere già 12.000 euro, una dimostrazione dell’importanza del lavoro di squadra. E’ stata quindi la volta dell’ospite più atteso dai ragazzi, quell’Ivan Capelli, ex campione di F1 che ha catturato l’attenzione di tutti con video che hanno raccontato la sua storia, emblematica per comprendere molto e meglio quanto espresso da chi l’ha preceduto. La partenza dal primo go Kart, il padre primo meccanico, i primi campionati, nell’81 a Parma a fianco di Senna, l’importanza della conoscenza scolastica delle lingue che gli ha permesso di comunicare e relazionarsi con i meccanici francesi e inglesi, le immagini del terribile incidente a Vallelunga da cui si è ‘rialzato’ e grazie ai sacrifici di tutta la squadra, è approdato in Giappone per affrontare altre difficoltà. Sudore e fatica, indispensabili in F1, in Ferrari, ovunque. Di umanità, tecnologia e lavoro di squadra ha testimoniato anche Antonio Bagarolo, Comandante della Compagnia Carabinieri di Abbiategrasso, che ha portato esempi recenti e concreti. Il giorno precedente l’allarme di un’intrusione in banca a Motta che ha visto partire in velocità una pattuglia per arrivare il prima possibile e arrestare i rapinatori. Anche se si è rivelato un falso allarme, dovuto a un problema elettrico, tutti si sono attivati immediatamente, dal centralinista ad ogni intervenuto, un lavoro di squadra, in cui ogni dente dell’ingranaggio, sapeva esattamente cosa fare. Il comandante ha elogiato in particolare i giovanissimi carabinieri, per la loro spinta emotiva eccezionale, ribadendo quindi che la passione, credere nel proprio lavoro è fondamentale. “La componente umana è fondamentale – ha ribadito – io metterei Umanità al primo posto”, riferendosi e ribaltando il titolo del convegno “Tecnologie e umanità nel lavoro di squadra” e ha terminato con l’invito che sproniamo ad accogliere, di “condividere il più possibile le informazioni”. Enrica Galeazzi