ABBIATEGRASSO – La mattina di lunedì 31 gennaio in sala consiliare è stato presentato il complesso progetto che dovrebbe iniziare ad essere realizzato con 50 milioni di euro dal PNRR per dotare la Città Metropolitana di Milano, di cui facciamo parte, di piste solo ciclabili e favorire ‘un cambio di mentalità’ come ha detto la dott. Pinoschi, referente del progetto Biciplan. Un piano ponderoso, 750 km. di piste ciclabili, che deve essere realizzato per la parte finanziata dal PNRR entro il 2026, ma che per essere completato richiede diversi anni. La novità è che si tratta di ciclabili di 4 metri, riservate alle bici e non ai pedoni, piste non solo turistiche ma da utilizzare ogni giorno per andare a lavorare o a scuola, quindi con la possibilità di andare più veloci e in sicurezza. Ciclabili realizzate con materiali innovativi a partire dall’illuminazione, visto che dopo le 17 inizia a fare buio, un’illuminazione a basso impatto ambientale, la ciclabile si illumina poco prima del passaggio del ciclista. Si prevede anche la realizzazione di velo stazioni per custodire in sicurezza le bici, Regione Lombardia ha già stanziato per la loro realizzazione 500.000 euro. E’ un progetto molto complesso e strategico, che riguarda e coinvolge 133 amministrazioni comunali, che sono invitate, durante gli incontri programmati, a comunicare le priorità e i problemi specifici della loro realtà. Si tratta di un progetto di sistema che intende integrare la tutela ambientale, la sicurezza, lo sviluppo economico e il benessere generale. Propone la bicicletta come mezzo di trasporto principale, per muoversi in modo sano e sostenibile, da usare tutti i giorni per andare a scuola e al lavoro. Tra gli obiettivi, aumentando la quantità di spostamenti in bicicletta, si vorrebbe arrivare al 20% degli spostamenti totali e al 10% degli spostamenti intercomunali. Questo progetto individua e propone diversi tipi di ciclabili, 24 linee, di cui 4 circolari, 16 radiali, 4 grennways, per complessivi 750 km., che prevedono di raggiungere l’80% dei servizi, quali scuole, imprese, ospedali, interscambi, entro 1 km. da almeno una linea. Queste ciclabili saranno delle vere e proprie strade ed essendo considerate delle infrastrutture si applicherà il Codice della Strada ed è previsto anche un impegno finanziario per la loro manutenzione. Le superciclabili saranno collegate alla rete capillare del territorio, per favorire la ciclabilità nei Comuni e ridurre il traffico veicolare. E’ prevista anche una segnaletica ad hoc, con totem informativi, per indicare efficacemente dove ci si trova, distanze e ulteriori collegamenti. Una scelta e un percorso peraltro comuni a tutte le metropoli europee che già hanno o stanno progettando una propria rete di percorsi ciclabili a livello metropolitano, per offrire, a supporto di una rete capillare di trasporto pubblico, una valida alternativa all’uso dell’auto privata con la bicicletta, anche su distanze non brevissime. Gli incontri con le amministrazioni comunali dovrebbero servire a pianificare meglio e a trovare le alternative migliori per arrivare ad abitare un territorio sempre più sostenibile, grazie alla riduzione delle emissioni, a un trasporto più sano ed economico e più sicuro, con meno incidenti stradali e una maggiore autonomia per i ragazzi che possono spostarsi per andare a scuola o in palestra, senza dover essere scorrazzati per forza in auto. Per ora un sogno che, come tutti i sogni, aspetta di essere realizzato, è facilmente prevedibile che si inizieranno a realizzare le ciclabili che partono da Milano, i territori più lontani dovranno attendere ancora a lungo, ma condividere questa nuova visione è già un inizio di Cambiamento. E.G.
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