ABBIATEGRASSO – Spenti i maxi schermo, il silenzio in città è stato rotto da botti, clacson, urla, motori rombanti e uno sventolio di bandiere tricolori che hanno invaso piazze e strade, intorno alla fontana del Castello di Abbiategrasso come in piazza Navona e in ogni piccola o grande realtà italiana. Tutti a fare festa, perché “it’s coming home”, come hanno scritto ovunque gli inglesi, persino tatuando la frase con la coppa accanto sui loro corpi. La coppa è tornata sì a casa, ma nella casa degli italiani, dopo 53 anni. Nella partita di pallone giocata domenica 11 luglio 2021, c’è stato molto di più del tifo calcistico, peraltro ìmpari dagli spalti di Wembley dove di 60.000 solo 5.000 erano italiani. La finale europea si presta a diverse considerazioni, a partire dall’atteggiamento dei tifosi inglesi per niente sportivi, che hanno aggredito con ceffoni e calci i competitors italiani, come mostrano e documentano alcuni filmati, un comportamento da bulli. Togliersi con stizza le medaglie ha ulteriormente dimostrato che l’arroganza non sa perdere e perde anche in dignità. Dopo un inizio di partita difficile, gli azzurri hanno invece dimostrato che, con una guida intelligente, provarci ad ogni costo e non arrendersi è vincente. E’ vincente il made in Italy, la creatività nella moda, nell’enogastronomia, nel design come quella di giocatori come Chiesa, il coraggio di provarci sempre, di non mollare, fa uscire il meglio di quello che caratterizza gli italiani. Un popolo generoso che anche nelle contrarietà si impegna per cavarsela al meglio, si batte con entusiasmo e passione per raggiungere un obiettivo. Quella coppa alzata nel cielo inglese, seppure con gli spalti ormai vuoti, perché i padroni di casa non hanno saputo rendere omaggio ai vincitori, è stato il coronamento di un sogno ma anche il segno che insieme, con un gioco di squadra, guidato da un valido regista, possiamo farcela. Ora serve la giusta “pedata” e la collaborazione responsabile di tutti per fare il goal vincente per sconfiggere il virus e ripartire più forti di sempre. W l’Italia! E.G.
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