ABBIATEGRASSO – In inverno ci si ammala di più, a volte non bastano gli integratori per rinforzare il sistema immunitario, contrariamente a quanto comunemente si crede non è però il freddo, l’umidità, le piogge a far sì che si moltiplichino virus e batteri, al contrario il freddo indebolisce i microrganismi. In inverno però si sta per molte ore in ambienti caldi e chiusi, frequentati da più persone come, uffici, cinema, trasporti pubblici, in cui il contatto è favorito e quindi anche la trasmissione di virus e batteri. Seguire buoni consigli come lavarsi bene e frequentemente le mani a volte non bastano e veniamo contagiati, i virus influenzali per esempio si trasmettono da una persona all’altra attraverso gli sternuti. Noi riteniamo che virus e batteri siano la stessa cosa , infatti li chiamiamo anche genericamente microbi, invece tra virus e batteri c’è molta differenza; i batteri sono microorganismi formati da una sola cellula di varie forme che si riproduce scindendosi in due, poi 4, 8, 16 ,32 ecc causando tracheite, bronchite, polmonite, tonsillite, faringite, meningite, dissenteria, difterite, tubercolosi e molto altro. I virus hanno dimensioni molto più ridotte, sono fatti di solo materiale genetico (DNA o RNA) con un involucro esterno e si riproducono introducendosi in cellule ospiti sostituendosi al nucleo e generando ogni volta migliaia di individui figli; provocano rosolia, morbillo, varicella, herpes, mononucleosi, influenza, epatite (A,B,C,D,E). Inoltre per combattere le infezioni batteriche sono disponibili da decenni gli Antibiotici, mentre gli AntiVirali sono stati scoperti da poco tempo e hanno ancora una limitata efficacia terapeutica. Chiediamo al dott. Carlo Roccio dei Laboratori Fleming a che punto è la ricerca per individuare il tipo di virus o battere e intervenire tempestivamente con la terapia più idonea, risponde. “Le indagini di laboratorio utili ad identificare le malattie infettive si basano sostanzialmente su tre metodi, quello colturale, urinocoltura, coprocoltura, ecc seguiti dal test di sensibilità agli antibiotici (antibiogramma), quello della ricerca anticorpale, la presenza nel sangue degli anticorpi di tipo IgG o IgM o IgA verso un determinato batterio o virus porta alla conclusione che quel determinato virus è l’agente infettante, ad esempio la presenza degli anticorpi anti-virus HCV determina la diagnosi di Epatite C. La metodica denominata PCR (in italiano “Reazione a Catena della Polimerasi”) consente l’amplificazione del DNA di microrganismi di origine virale o batterica. Il riscontro positivo evidenzia la presenza diretta del microrganismo nel materiale biologico di partenza e quindi la diagnosi specifica dell’agente infettante. Questi test permettono una estrema sensibilità, fino a 10 microrganismi/ul, uniti ad una altissima specificità con l’identificazione del DNA specifico del microrganismo e con tempi molto più rapidi (30-120 min) l’individuazione di virus, batteri e protozoi per i quali le normali tecniche microbiologiche risultano di difficile esecuzione o con tempi di risposta lunghi (12-72 ore). Inoltre, attraverso le informazioni date dal DNA del microrganismo si può ricavare un dosaggio quantitativo della presenza oppure una tipizzazione tale da distinguere microrganismi con differente risposta alle terapie o con maggior virulenza”. Ci sono poi virus ad alta capacità di contagio quali Ebola, Dengue, Aids, ed è importante scoprirle il prima possibile, in questi casi i metodi molecolari sono diventati i più utilizzati.“Le malattie sessualmente trasmesse (MST) rappresentano uno dei più seri problemi di salute pubblica in tutto il mondo, nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le MST hanno una incidenza annua di 333 milioni di casi pur escludendo l’AIDS, un numero talmente elevato da risultare una reale emergenza, con effetti pesantissimi sullo stato di salute e su quello socio-economico di interi paesi. Con l’utilizzo di miscele multiplex si rende possibile lo screening molecolare amplificando differenti patogeni all’interno della stessa provetta: nel caso della MST Multiplex vengono amplificati Chlamydia trachomatis, Ureaplasma urealyticum, Mycoplasma hominis, Neisseria gonorrhoeae; nel caso della ABP Multiplex (Atypical Bacteria Pneumoniae) vengono invece amplificati Chlamydia pneumoniae, Legionella pneumophila, Mycoplasma pneumoniae. Presso i Laboratori Fleming Research è possibile eseguire anche il test molecolare per la diagnosi precoce di ‘Malaria’, sfruttando il principio della PCR per individuare il microrganismo nel sangue ricercandone il DNA specifico. Un primo test di screening permette la ricerca contemporanea del DNA di tutti e quattro i plasmodia responsabili della infezione malarica. In caso di positività del test di screening viene eseguita una seconda analisi per tipizzare la specie infettante, con la procedura del sequenziamento automatico. Il test è rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale. Il metodo di analisi PCR è molto utile anche per ricercare la presenza di Toxoplasmosi, una importante patologia nella donna in gravidanza che può essere causa di serie malformazioni al feto. E’ possibile infatti identificare sequenze di DNA di Toxoplasma gondii su sangue materno, su sangue fetale e su liquido amniotico. La ricerca del protozoo, su sangue materno, è indispensabile nei casi di infezione acuta o persistenza di IgM, soprattutto in gravidanza, al fine di valutare se sussiste il rischio di passaggio dell’infezione da madre a feto. Per valutare se il Toxoplasma Gondii ha infettato il feto, è necessaria la ricerca del DNA su sangue fetale e/o su liquido amniotico”. E.G.