ABBIATENSE – Il 4 ottobre, dopo mesi o meglio 3 anni in cui si denuncia che il fiume Ticino è a rischio a causa della scarsità di acqua che non garantisce il normale deflusso e che ha costretto il fiume a ritrovarsi anche sotto lo zero idrometrico, il Consiglio regionale lombardo ha chiesto, con una mozione unanime, al Ministero dell’Ambiente di riportare il livello del Lago Maggiore a +1,50. A nulla finora sono valse le battaglie del Parco del Ticino e di quanti hanno ripetutamente avanzato tale richiesta, indispensabile per la salute del fiume e per le 7.000 aziende agricole che ne utilizzano l’acqua. Il Ministero è ora chiamato a chiedere fermamente e a ottenere dalla Svizzera l’innalzamento delle acque, dopo che dal 2014 tale richiesta non è mai stata soddisfatta, in nome di un trattato risalente  nientemeno che al 1940 che stabiliva il livello delle acque, un livello insufficiente a garantire l’ecosistema del fiume che risulta gravemente danneggiato e a rischio irreversibile. La mozione presentata dalla Commissione Ambiente regionale spiega la necessità improcrastinabile di intervenire sul livello del Lago Maggiore e chiede di convocare la Confederazione Elvetica per risolvere con urgenza la questione. Il vicepresidente del Consiglio Regionale Fabrizio Cecchetti, in una nota inviata alla stampa, dichiara: “Il Governo centrale di Renzi – dice Cecchetti – oltre ad aver bloccato la sperimentazione che manteneva a un livello accettabile le acque del Lago Maggiore e che in questi 7 anni aveva portato solo benefici all’ecosistema e agli agricoltori, non ha ancora mosso un dito per risolvere la questione siccità del Ticino arrivata ormai a un livello critico, le cui conseguenze negative potrebbero ripercuotersi nei prossimi anni. Il Ministero dell’Ambiente, molto lontano da noi e dal Ticino deve darsi una svegliata e attivarsi subito per rivedere la gestione del nostro patrimonio idrico, evitando a tutti i costi ulteriori danni all’ambiente, all’agricoltura e alle migliaia di aziende che sono collegate proprio al Ticino”. Anche il presidente del Consorzio ETVilloresi auspica che si possa arrivare presto ad una svolta, soddisfatto di aver incassato l’appoggio di Regione, dichiara: “Ringrazio il Consiglio regionale tutto per l’attenzione dimostrata e il sostegno fornito ad una battaglia che stiamo combattendo, a fianco di altri Enti tra cui il Parco del Ticino, a favore dell’innalzamento dei livelli del Lago Maggiore. Quando si tratta di questioni importanti che, come questa dei livelli del lago, vanno ad impattare sull’agricoltura, sull’ambiente, sulla navigazione e in generale sull’economia, Regione Lombardia è con noi. Confidiamo che la mobilitazione generale, che si è creata attorno alla necessità di aumentare i livelli del Lago Maggiore, possa convincere il Ministero dell’Ambiente e la Confederazione Elvetica a sedersi ad un tavolo per rivedere gli attuali accordi”. E.G.