ABBIATEGRASSO – Una ragazzina di 13 anni veniva sfruttata, poiché non imputabile, nel caso in cui qualcosa andasse storto durante il furto. Come nel caso di sabato 18 marzo quando, nel tardo pomeriggio, V.B., 22enne, residente nel campo nomadi di Baranzate, si è introdotto in una abitazione in via Vespucci ad Abbiategrasso insieme alla 13enne, a cui le stava “insegnando il mestiere”. Un bottino cospicuo quello che è riuscito a trafugare, un orologio Rolex, vari gioielli, 500 euro in contanti, per un valore totale di circa 10.000 euro. Fortuna vuole che dei cittadini, notando movimenti sospetti, abbiano chiamato i Carabinieri di Abbiategrasso, giunti immediatamente sul posto. Il ladro in fuga ha mollato il bottino nelle mani della ragazzina. I militari sono riusciti a fermarli: l’uomo è stato processato lunedì mattina in direttissima al tribunale di Pavia mentre la ragazza è stata affidata ad una casa di accoglienza. Un caso che dimostra quanto siano importanti e indispensabili le segnalazioni dei cittadini che avvertono prontamente le forze dell’ordine quando vedono qualcosa di sospetto, come furgoni o auto che transitano più volte a bassa velocità nei quartieri, si appostano, oppure estranei che scavalcano cancelli e recinzioni o peggio si arrampicano su grondaie per arrivare a finestre e balconi. Fondamentale è tenere gli occhi aperti e in questo caso badare anche all’ “erba del vicino” oltre che alla propria.
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