ABBIATEGRASSO – Settimanalmente arrivano puntuali diverse segnalazioni che confermano o aggiungono disagi e perdite di servizi. L’ultima in ordine di tempo lo spostamento del servizio del CPS di sabato a Magenta. La mancanza di una segnaletica chiara che indichi a chiare lettere l’ingresso principale dal CUP a cui però si aggiungono molteplici lamentele per la chiusura della porta d’accesso a pochi metri dagli ascensori che portano direttamente al reparto del ‘Piede diabetico’. “Accompagnare un mio congiunto al primo piano, all’ambulatorio del Piede diabetico – segnala una lettrice – è un’impresa. Ora devo spingere la carrozzina sulla discesa per entrare dal CUP, con fatica e timore di ribaltamento, salire al primo piano, fare un ulteriore tragitto passando dal vecchio ospedale per raggiungere la meta. Anche l’accesso dalla zona camere mortuarie spesso è ostacolato dalla presenza di auto e ambulanze, il mezzo del Golgi di ca. 6 metri spesso deve parcheggiare lontano dalla zona ascensori. Fino a poco tempo fa invece, la possibilità di accedere dalla porta che sta tra il CUP e il Pronto Soccorso facilitava pazienti e familiari, la sua inspiegabile chiusura, tanto più che si apre in uscita, comporta un grave disagio”. Altre segnalazioni riguardano le prenotazioni: “A mio figlio operato a Milano hanno prescritto un elettroencefalogramma, entro 10 gg., da effettuare prima di una visita di controllo. Al CUP di Abbiategrasso mi hanno inviata a Magenta dicendomi che la prenotazione di esami urgenti ad Abbiategrasso non si fa più. Una ulteriore perdita, perché?”. E ancora: “Ho prenotato un esame radiologico e ho scoperto dopo più di un’ora di coda che sarò costretta a farne un’altra il giorno dell’esame perché dovrò registrare l’accettazione. Un’ulteriore complicazione e perdita di tempo, i servizi sanitari continuano a peggiorare anche in Lombardia”. E.G.
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