ABBIATEGRASSO – Giovedì 8 giugno l’ultimo giorno di scuola e, come vuole la tradizione, non sono mancate feste, scherzi e marachelle. Ma finchè si tratta di qualche gavettone e piccole bravate nessun problema, il fatto è che, a quanto pare, alcuni studenti delle scuole superiori abbiatensi sono andati “oltre” compiendo atti vandalici ai danni di spazi pubblici. A segnalarlo sono stati diversi cittadini attraverso i social network. Pare che dei ragazzi abbiano rotto alcuni cartelli delle fermate dei bus e lasciato decine e decine di bottiglie nei prati di fronte al Bachelet, sacchetti di spazzatura, bicchieri ecc… non solo nei pressi delle scuole superiori (nel quartiere ci sono sia il Bachelet che l’Itis) ma anche in una via chiusa, che dà su via Pellico, periferica e diventata ormai luogo di ritrovo di giovani, che abbandonano i resti di sigarette e relativi “bivacchi”. Sporcizia che si accumula, che rende la città più degradata e soprattutto denota scarso rispetto e mancanza di senso civico, preoccupante se si pensa che si tratta di studenti, i “cittadini di domani”. Con la fine della scuola, purtroppo aumentano come ogni anno gli atti vandalici e il degrado nella città, nei parchi, nel centro storico, nei luoghi frequentati dai ragazzi, spesso fino a tarda notte. E così il mattino seguente i cittadini, il cui sonno magari è stato anche disturbato da musica alta, risate, rombi di motore, trovano i resti dei bagordi tra le aiuole, nelle piazze, lungo marciapiedi, nella fontana e, come avvenuto nel parco della Fossa, accanto alle panchine, dove giacciono i residui di “notti brave” oltre ai cestini sradicati da terra. Un fenomeno non facile da debellare, perché le radici sono più profonde di quel che si pensa, si tratta di buona educazione, che la famiglia (e non solo la scuola) può dare.