ABBIATEGRASSO – E’ pubblicata sulla pagina Facebook dell’Eco della città la videointervista in diretta
realizzata la scorsa settimana all’abbiatense Santo Pagano che fa parte della Tapascioni running team di
Robecco sul Naviglio. Eravamo nel suo salone di parrucchiere, dove per un attimo ha posato pettine e
forbici e ci ha mostrato le medaglie vinte da “maratoneta”, campione italiano nella sua categoria di Ultra
Sky Marathon, la disciplina più difficile di corsa in montagna perché “prevede dislivelli importanti,
lunghezze importanti e poco tempo per chiuderla. La gara si è svolta a Calestano in provincia di Parma, 68
km, davano dodici ore di tempo, con due cancelli importanti in mezzo… Bisognava essere autosufficienti dal
punto di vista alimentare e idrico, tra un ristoro e un altro passavano anche un’ora o due. Devi avere con te
il necessario per… sopravvivere. Una corsa importante, una grande soddisfazione”. Non è l’unica vittoria
per Santo Pagano, ha vinto l’ultra trail sul lago Maggiore, “l’ho vinta come campione italiano… il bello è che
non sapevo fosse un campionato italiano”. Mentre l’altra grande vittoria è stata la gara sull’Etna, “95 km sul
vulcano, in semi-autonomia, 5.000 metri di dislivelli, scalando una prima volta fino a 2.800 metri di quota,
poi giù a 1.000 /1.300 e poi ancora su a 3.000 con i lapilli di fuoco che entravano nelle scarpe, ti
‘scartavetrano il piede’ se si può dire, e arrivi con i piedi sanguinanti”. Una prova durissima che Santo
Pagano ha superato brillantemente… Gli chiediamo come ha iniziato a correre: “Ho cominciato per perdere
due kg, poi ci prendi gusto, conosci amici, vivi storie semplici, sei in mezzo alla natura”. Ci sono differenze
tra la maratona di 42 km e questa disciplina, la corsa in montagna, in cui si differenziano il trail con certi
dislivelli per 42 km e l’ultra trail con dislivelli maggiori. La sky race ha dislivelli molto elevati e infine l’Ultra
Sky Marathon è la più difficile per lunghezza, dislivelli e poco tempo a disposizione. “Non conta quello che
hai indosso ma conta il rapporto umano, ci si aiuta a vicenda”, ci dice Santo Pagano, che domenica non
poteva non “giocare in casa” partecipando alla Rotary Marathon dei Navigli!
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