ABBIATEGRASSO – Venticinque anni di fondazione è un traguardo importante, soprattutto per un’associazione. Ma non ci stupiamo poi molto, quando ci dicono che la diretta interessata è Iniziativa Donna, la realtà associazionistica tra le più produttive e caparbie di Abbiategrasso. Parliamo di caparbietà perché la mostra che stiamo per presentare sarebbe dovuta andare in scena già lo scorso anno, ma causa Covid è stata rimandata. Così, con pazienza e perseveranza approda nel 2021 e si arricchisce di tante collaborazioni. La mostra, intitolata “Rosa Genoni (1867-1954), l’Operaia della moda: genio ed emancipazione”, sarà protagonista dei Sotterranei del Castello visconteo a partire da giovedì 17 giugno (inaugurazione il 18 alle ore 18) fino al 27 giugno. Perché una mostra su Rosa Genoni? Perché rappresenta a pieno lo spirito di Iniziativa Donna. Genoni, arrivata dalle montagne della Valtellina, si inserisce subito nel contesto della moda milanese, vestendo donne e facendo della sua carriera una testimonianza di attivismo politico. Genoni è stata capace di veicolare un messaggio importante: la moda non deve necessariamente opprimere le donne, ma può diventare veicolo per i loro ideali. In un’epoca in cui la moda poteva essere solo parigina, Rosa Genoni supera il mito francese creando il Made in Italy, tutto questo senza dimenticare la lotta politica e la rivendicazione dei diritti. Sì, perché è questo quello che ci affascina di più di Rosa Genoni, la sua identità ibrida che si destreggiava tra la Milano da bene e l’attivismo politico che le è costato anche il carcere. In pochi conoscono la sua storia, e Iniziativa Donna ha pensato subito di rimediare. In prima linea per la riduzione dell’orario di lavoro e per la moda a km 0, Genoni usa l’immaginazione per creare un mondo nuovo: addosso, ma soprattutto nell’anima delle donne. Una mostra pensata e ragionata “dopo anni di gestazione” – come dice Nunzia Fontana, presidentessa di Iniziativa Donna – che ha visto la curatrice della storica del costume, Elisabetta Invernici, e l’organizzazione strutturale dell’architetto Alberto Clementi. Qui non si ripercorre però la vita di Rosa Genoni, ma si vuole restituire il clima di un’intera epoca. La storia di una donna di fine ‘800 che è stata capace di rivoluzionare il mondo (della moda e non) anticipando la modernità. La mostra è così strutturata: una parte espositiva che raccoglie gli omaggi a Rosa Genoni eseguiti da importanti artisti del territorio, dalle porcellane di Luisa Maderna, al fumetto ideato ad hoc sulla vita di Genoni a cura di William Isaac Zoe, fino agli abiti cuciti con attenzione da Giuditta Rivolta. Tanti altri saranno i protagonisti della mostra, che vi invitiamo a scoprire. Una parte di conferenze di cui ricordiamo gli appuntamenti. Sabato 19 giugno alle ore 17, interverrà la giornalista Valeria Palumbo che parlerà di “Rosa Genoni: sotto il vestito, un mondo di idee. Breve chiacchierata sulla stilista, imprenditrice e attivista politica e sindacale che teorizzò il Made in Italy e si batté per i diritti delle donne e la pace”. Sabato 26 giugno alle ore 17, la curatrice Elisabetta Invernici ci parlerà di “Genoni avant Chanel: la questione del corsetto”. Ultimo appuntamento raddoppiato per domenica 20 e 27 giugno alle ore 17 con le scene animate, intermezzi musicali e letture con “Rosa Genoni, genio visionario e poliedrico creatrice del made in Italy” a cura di Mariachiara Rodella, Franca Galeazzi, Alessandra Savioli, Gabriella Cavanna, Francisca Abregu Lopez e Eva Ghelardi. La mostra è visitabile i seguenti giorni e orari: giovedì 17 e 24 giugno dalle ore 16 alle 19. Da venerdì 18 a domenica 27 (esclusi giorni feriali) dalle 10 alle 12 e nel pomeriggio dalle 16 alle 19. Ilaria Scarcella
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