ABBIATEGRASSO – Nel quartiere Primavera, non tutti sono d’accordo con la modifica alla viabilità, ma ci sono anche residenti che hanno accolto con favore i sensi unici e ne chiedono il mantenimento. Il Comitato quartiere Primavera “A favore dei sensi unici” scrive: “Obiettivamente la zona Primavera (via Elvezia, via Menotti, via XI Febbraio, via Arconati) soffre di un grave problema: il TRAFFICO, il traffico verso le scuole vicine, il traffico di mezzi pesanti che vanno verso le campagne, trattori con rimorchi giganteschi spaccano e riempiono di buche le nostre strade, e il traffico di una ‘Circonvallazione di fatto’ per tutti i veicoli che, provenienti da Robecco sul Naviglio verso Vigevano e viceversa, cercano di evitare, nonostante giri tortuosi in zone residenziali, i semafori del centro e le code interminabili di via Dante. Prima e per anni questa situazione era tutta completamente a carico di due sole strade: via Elvezia e via Ciro Menotti! Una situazione che già a suo tempo era stata valutata insostenibile. Dopo anni di proteste degli abitanti, con lettere ai giornali locali e alle maestranze, finalmente in occasione del PGTU del 2011 sono stati accolti e approvati i suggerimenti fatti da alcuni residenti circa una distribuzione diversa del traffico suddividendolo in entrata e in uscita cercando così di equilibrare il flusso che altrimenti non si può evitare salvo farlo volare in cielo. I sensi unici hanno distribuito il traffico: un 50 % verso via Arconati e via XI Febbraio in direzione Vigevano, che prima erano strade utilizzate quasi solamente dai residenti, e il restante 50%, ancora e sempre, in via Elvezia e via Ciro Menotti in direzione Robecco sul Naviglio. La frase ‘distribuito al 50%’ è comprensibile a tutti ma i residenti di via Arconati/XI Febbraio non lo dicono, fanno credere a tutti i lettori che il problema sia stato interamente riversato su di loro. – proseguono – Il traffico, l’inquinamento, i pericoli che adesso vengono segnalati in via XI Febbraio e Arconati sono stati i nostri, a doppio senso, fino al 2015 e se per effetto dei sensi unici siamo tutti costretti ad allungare di qualche centinaio di metri, non chilometri com’è enfatizzato per quelli che non conoscono il rione, il rientro a casa, in contropartita c’è in gioco la salute, compresa la nostra che finora è stata l’unica a rischio. Nell’autunno del 2015 i residenti di via Ciro Menotti e via Elvezia, più che soddisfatti del cambiamento, hanno raccolto e presentato in Consiglio comunale più di 250 firme per il MANTENIMENTO DEL SENSO UNICO in queste vie, consolidando quanto era stato già deciso. In una città che si evolve dove ogni anno non è mai uguale al precedente in termini di abitanti, costruzioni e viabilità, è utopistico pensare di rimanere in ‘un’oasi felice’ lontano dal traffico e dai cambiamenti e che ogni adattamento o modifica li debbano subire solo gli altri. Scorretto cercare di mascherare gli opportunismi di pochi dietro bambini e anziani; ciclisti costretti ai pericoli del contromano, abitudine da anni consolidata in tutta Abbiategrasso; dichiarare automobilisti impegnati in manovre spericolate pur di risparmiare tempo per tornare a casa; parlare di chilometri anziché di metri per impressionare l’opinione pubblica (probabilmente per fare la spesa nel vicino supermercato) dichiarare le lunghe code mattutine in XI Febbraio (orario di punta ovunque) omettendo che ci sono sempre state anche in via Elvezia, testimoni i residenti, oltretutto con la strada a doppio senso…ecc. ecc. Quante problematiche abbiamo avuto anche noi in questi anni senza necessariamente raccontarle ai giornalisti in conferenza stampa! L’elenco sarebbe lungo ma banale, il problema serio è la salute e la costante esposizione agli agenti inquinanti di un traffico intenso in continuo aumento in quartieri dove non dovrebbe passare. Non ci sono strade alternative al momento e quindi tutta la zona primavera soffre per questa situazione”, concludono i cittadini a favore dei sensi unici.