ABBIATEGRASSO – Domenica mattina quando la notizia è rimbalzata tramite il web sui social si è scatenata la polemica. Forte l’indignazione espressa da più parti nei confronti dell’Amministrazione comunale che, nel giorno in cui ovunque si celebra la Memoria delle vittime dell’olocausto, ha rilasciato il permesso di tenere un gazebo propagandistico in piazza Marconi, allo stesso gruppo di estrema destra, contestatissimo, che aveva organizzato in fiera la “Festa del sole” e che aveva suscitato reazioni e forti contestazioni a livello nazionale. Ora il replay e, anche questa volta, il sindaco Nai dichiara “non ne sapevo nulla”. Inutile dire che non risulta facile credergli e, anche chi conserva il beneficio del dubbio, ricorda che dopo la ‘Festa del sole’ si è rifiutato di dare disposizioni perché non si accordassero in futuro ulteriori permessi a chi è ‘in odore’ di fascismo. Sono trascorsi infatti pochi mesi e gli attivisti dello stesso gruppo sono tornati, difficile anche credere che sia solo una coincidenza e non una provocazione la scelta della data: il 27 gennaio, proclamata dalla Repubblica Italiana, Giornata della Memoria. Altri dubbi però sulla volontà dell’amministrazione Nai di celebrare degnamente la giornata che ricorda i campi di sterminio e i crimini nazisti sono dovuti alla mancanza di un momento istituzionale. Nessun appuntamento è stato previsto con il primo cittadino ed i consiglieri comunali. Il comunicato e la locandina che parlano delle iniziative citano altri protagonisti: scuole, associazioni, la sirena rievocativa dei Vigili del Fuoco, mostre a cura di Anpi o dei ragazzi delle scuole e una corona d’alloro deposta al monumento ‘Torre della Memoria’ nel parco di via Mozart. Una corona in effetti è stata trovata nel luogo indicato, ma deposta non si sa da chi, nessuna cerimonia, nessun discorso, nessuna ‘memoria’ ha accompagnato il dovuto omaggio. Lì solo silenzio, mentre in piazza Marconi, davanti al municipio, parlava la propaganda dell’estrema destra. Se è stata provocazione, ora non ci si può stupire se da molte parti si leva forte la voce che chiede almeno rispetto. Il sindaco Nai, contattato telefonicamente lunedì poco prima di andare in stampa, ha dichiarato: “L’utilizzo dello spazio pubblico è stato chiesto come sempre direttamente alla Polizia Locale. Mi sono arrabbiato quando l’ho saputo nel pomeriggio di domenica perché ritengo tale richiesta assolutamente inopportuna il giorno del 27 gennaio”. Intanto giungeva al giornale la notizia che l’assessore Mercanti, a cui fa capo la Polizia Locale, avrebbe dato le dimissioni. Lo abbiamo cercato telefonicamente ma non abbiamo ricevuto risposta. E.G.
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