VERMEZZO – Il gruppo di minoranza di Viviamo Vermezzo ha così commentato la firma dell’accordo tra i due Comuni per i servizi al cittadino. “Dall’inizio dell’anno le pagine dei social come Facebook, i titoli dei giornali, ma anche le chiacchiere in strada della gente sono piene di eventi e disservizi che hanno una causa comune:
Le due amministrazioni non si parlano più. Certo, quella di Vermezzo è principalmente colpevole di aver deciso da sola lo scioglimento dell’Unione che legava Vermezzo e Zelo da 19 anni e che aveva consentito risparmi e buona gestione.
Dei disservizi sono vittime i cittadini (e lasciateci dire che lo avevamo ampiamente previsto e preannunciato) che vengono rimbalzati da un ufficio all’altro per ottenere risposte che spesso sono solo brutte sorprese. Come accaduto pochi giorni fa, quando le famiglie zelesi si son sentite dire che i loro bambini verranno trattati da non residenti e pagheranno un buono pasto maggiorato nella Scuola di Vermezzo: si tratta di un aumento di circa 300 euro a bambino all’anno. Sorte simile avranno le famiglie di Vermezzo che vorranno usufruire del Nido di Zelo dal momento che Vermezzo non ha un nido comunale. Per non parlare della Piazzola Ecologica di Zelo, dove i Vermezzesi non possono più recarsi per smaltire i loro rifiuti speciali o ingombranti; oppure del mancato coordinamento tra gli eventi per cui abbiamo feste nei due paesi negli stessi giorni e ancora delle difficoltà interne alla gestione che i cittadini forse non vedono. La soluzione? Può essere la fusione, ossia un unico comune.
Vantaggi:
1)Economico non tanto per la riduzione del numero dei politici (nei nostri paesini un consigliere arriva a malapena ad un compenso di circa 100 euro all’anno) ma per il risparmio della figura del Segretario Comunale e ancor più per i Contributi Statali alla Fusione.
2)uscire da questo stallo amministrativo.
Svantaggi :
1)per avviare un percorso verso la fusione, senza ulteriori difficoltà per i cittadini, ci vuole collaborazione tra le parti coinvolte. Cosa che ad ora manca.
2) Per fare la fusione ci vuole un referendum tra i cittadini che se avrà esito positivo porterà ad un periodo di transizione, molto delicato con la presenza di un Commissario e la riorganizzazione dell’assetto territoriale, ad esempio alcune Vie dovranno cambiare nome e ne conseguiranno tutti gli adempimenti burocratici che coinvolgeranno anche i cittadini. Un cammino lungo che può andare a discapito di altri progetti e iniziative che sarebbero accantonati.
Considerazioni finali
1)La vecchia Unione non è stata ancora liquidata perché i comuni non hanno ancora saldato i loro debiti.
2)Resta un vantaggio tutto politico in capo all’attuale sindaco di Vermezzo: la possibilità di ricandidarsi a Sindaco del nuovo comune cosa che, altrimenti, non potrebbe più fare perché è già al secondo mandato, nel corso del quale ha sciolto l’Unione proprio tra i due Comuni che ora vuole condurre verso la Fusione” concludono i consiglieri di Viviamo Vermezzo.
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