VERMEZZO CON ZELO – Ne avevamo scritto poco meno di 2 anni fa, una tragica notizia di cronaca. Il 29 settembre 2017 sulla strada vigevanese era stato travolto e ucciso un 39enne dello Sri Lanka che pedalava per fare ritorno a casa verso le 23.30, dopo aver fatto il suo abituale giro nei locali dell’abbiatense dove offriva l’acquisto dei suoi mazzolini di fiori. Un nome sconosciuto, difficile da pronunciare, ma un volto noto di un giovane gentile che molti riconoscevano e apprezzavano. Un giovane travolto e ucciso da un’auto di grossa cilindrata che aveva perso la targa nell’incidente e quindi riconosciuta come la BMW 520D risultata noleggiata da una società con sede a Budapest. Ci sono voluti quasi 2 anni di indagini per risalire al colpevole che infine è stato trovato. Dalla scorsa settimana è in carcere Carlo Zacco, 48enne originario di Palermo, accusato dell’omicidio stradale del giovane fioraio, il suo DNA corrisponde con quello trovato sull’auto che ha causato l’incidente. La forte velocità a cui viaggiava, com’è risultato dai dati ricavati dalla BMW, non ha lasciato scampo al poveretto travolto e trascinato per diversi metri. Il colpevole, ora in carcere, è risultato essere un pregiudicato con diverse condanne e figlio di un capomafia. E.G.
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