ABBIATEGRASSO – Una visita nella basilica di Santa Maria Nuova in questo periodo consente di ammirare non uno soltanto ma due bei presepi. Uno è racchiuso in una lunga struttura a vetrate allestita in un angolo del quadriportico e, accompagnato da musiche natalizie, si presenta ricco di statuine colorate, molte in movimento, a rappresentare tante botteghe, tanti mestieri, tutte scene illuminate qua e là da piccole luci, a circondare in un abbraccio la scena centrale della Natività.
All’interno della chiesa, in fondo alla navata destra, è allestito invece un grande presepe, che è realizzato ogni anno su un tema particolare. Quest’anno non poteva che essere la problematica situazione della guerra vissuta dalle popolazioni di molti Paesi del nostro mondo. Il sentiero che porta alla scena centrale della Natività è, infatti, cosparso di macerie, su cui campeggia un cartello con la scritta “Mai Più la Guerra”.
Mentre le classiche statuine dei pastori con le greggi e dei Re Magi sono disposte a destra e a sinistra in cammino verso la capanna, lo sguardo può leggere in alto, in un cielo nero ma illuminato da un tripudio di piccole stelle che si diramano dalla grotta, una significativa invocazione di Papa Francesco: “Signore, Dio di pace, ascolta la nostra supplica!/Abbiamo provato tante volte e per tanti anni/a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze…/Ma i nostri sforzi sono stati vani./Ora, Signore, aiutaci Tu!/Donaci Tu la pace,/insegnaci Tu la pace,/guidaci Tu verso la pace”. Una preghiera da elevare al cielo dinnanzi a ogni presepe in questo Natale ormai alle soglie. M.B.
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