MILANO – Negli spazi del Bulk di Giancarlo Morelli a Milano si è tenuta lunedì 12 luglio la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di TavoleDOC Liguria. La guida della migliore ristorazione ligure, firmata Multiverso Edizioni, raccoglie la sfida della ripartenza e scommette sul rilancio della cucina territoriale di qualità.

Nonostante la complessità e le complicazioni della situazione odierna, anche per questa seconda edizione grande è l’entusiasmo e positivo il riscontro della stampa specialistica: tanti giornalisti partecipano all’evento scambiando domande interessate ai ristoratori.

Il 2021 è l’anno della ripartenza e si torna dal vivo con tante novità per presentare e rilanciare il progetto TavoleDOC ricominciando proprio dalla Liguria, dove tutto è iniziato nel 2019 con il grande successo della prima edizione.

TavoleDOC è un viaggio nell’enogastronomia di qualità della regione; un progetto che nasce dai ristoratori per i ristoratori e riesce a catalizzare le migliori energie locali per la promozione e valorizzazione del patrimonio enogastronomico autoctono.

Come ha detto il direttore Elio Ghisalberti alla presentazione della guida, “TavoleDOC è l’incontro tra una scommessa sul valore del territorio, fatta da Multiverso come editore, e il desiderio e la voglia di alcuni ristoratori di mettersi assieme per creare un gruppo d’eccellenza, di alta ristorazione. Sono loro che si scelgono e selezionano, loro che da decenni con esperienza e qualità conoscono e portano avanti questo mestiere”.

Tavole di qualità, eccellenze liguri. La ripresa passa attraverso la valorizzazione del territorio. Nel suo intervento il direttore ha anche ricordato l’iniziativa Menu TavoleDOC, un modo concreto per rendere accessibile a tutti, giovani, curiosi, affezionati, una cucina di carattere e personalità. Un menù, completo anche del vino, che i ristoranti aderenti riservano ad un prezzo speciale per i loro ospiti che, al momento della prenotazione, chiedono di partecipare alla promozione.

Nell suo speech introduttivo Mario Cucci ha invece raccontato non solo il prodotto editoriale della guida, la cura e il valore che l’oggetto stesso, nella sua fattura, testimonia, ma il progetto TavoleDOC e le ragioni che lo hanno portato ad idearlo: “ho lavorato dieci anni con Gualtiero Marchesi, e se c’è una cosa che ho imparato, conversando con lui, è che non esiste una cucina italiana, ma tante cucine quante le diverse regioni e la ricchezza del territorio riescono ad esprimere. È questo il nostro punto di forza”.

Petra Cucci ha poi ringraziato tutti i partecipati e presentato i nuovi volti di TavoleDOC Liguria 2021, sottolineando come la guida sia un progetto realizzato anche grazie al sostegno di sponsor e inserzionisti, come Ross e Maison Pommery, che collaborano da sempre credendo fermamente al progetto TavoleDOC.

Sono infine intervenuti alcuni dei ristoratori presenti, come Orietta Schiaffino del ristorante Orto by Jorg Giubbani, che ha ricordato come TavoleDOC “sia l’occasione per crescere assieme, per esprimere l’alta cucina ligure. La guida significa attenzione per una ristorazione di qualità”.

L’ANIMA E IL GUSTO DELLA LIGURIA

Per TavoleDOC alta cucina significa sempre qualità del servizio e ospitalità, rispetto rigoroso per gli ingredienti e la capacità di interpretare autenticamente il tesoro enogastronomico del territorio.

“Basilico, olio, vino: sono solo alcuni dei sapori e dei profumi raccontati dalla guida TavoleDOC Liguria, strumento indispensabile per chi si approccia al turismo enogastronomico della nostra Regione”, così il Presidente Giovanni Toti dà il suo benvenuto alla guida. E alla presentazione, anche se per poche ore, un po’ dei profumi e dei sapori della Liguria si sono trasferiti al Bulk.

Roberto Panizza ha incantato infatti la platea con la sua arte di usare il mortaio e ha raccontato con aneddoti e suggestioni la sua missione nel far conoscere in tutto il mondo l’autentico pesto ligure, lo stesso che è stato poi servito con trenette, patate e fagiolini a tutti i presenti.

Silvia Cardelli invece, del ristorante in guida L’Osteria della Corte, ha preparato per tutti il suo straordinario Cappun Magro: “il piatto che più rappresenta me e la mia cucina”. Una ricetta antica interpretata con una creatività moderna, che racconta con semplicità e inventiva le genti di mare che abitano da sempre la Liguria.

E infine, Luca Bertora del ristorante Il Pirata, new entry di TavoleDOC, ha deliziato il palato dei partecipanti presentando il suo dolce finger food: cremoso all’olio extravergine con olive candite limone e pasta matta.

GLI AUTORI

In questa seconda edizione nuovo spazio è stato dedicato al racconto delle province delle Liguria: i prodotti tipici, la storia e le suggestioni che ogni territorio evoca e porta con sé.

Per ogni provincia si è scelto un prodotto autoctono illustre da valorizzare, raccontato da un esperto, e una panoramica introduttiva descritta secondo lo sguardo acuto di un giornalista, scrittore.

Luigi Franchi, Gianluca Montinaro, Antonio Paolini e Roberto Perrone sono le firme che aprono alla scoperta delle province; Ivano Brunengo, Augusto Manfredi, Roberto Panizza e Paolo Varrella, sono invece gli esperti che mostrano i segreti dei prodotti tipici locali.

I NUOVI VOLTI DI TAVOLEDOC

L’edizione 2021 vede crescere il numero dei ristoranti in guida e aumentano straordinariamente anche i produttori vinicoli e le cantine che scelgono di partecipare al progetto.

8 le new entries che si uniscono al gruppo dei ristoranti selezionati dalla guida, e 15 tra le migliori cantine della Liguria e non solo, che scelgono di affiancare le loro etichette di pregio alle ricette degli chef dell’alta ristorazione regionale.

I nuovi ristoranti:
Il Pirata a Laigueglia, Il Sogno a Finale Ligure, La Veranda Gran Hotel Arenzano ad Arenzano, Locanda Nelli a Pietra Ligure, Orto by Jorg Giubbani a Moneglia, San Giorgio a Genova, Santamonica a Genova, Trattoria detta del Bruxaboschi a Genova