ABBIATEGRASSO – Il giovane poeta abbiatense Riccardo Magni ottiene importanti riconoscimenti ogni volta che partecipa a un concorso. La sua poesia “Attraverso gli anni” fa ora parte dell’antologia “Il Federiciano”, avendo partecipato al X Concorso Internazionale di Poesia Inedita organizzato dalla Aletti Editore. Chiediamo a Riccardo di raccontarci di questo concorso. “E’ un concorso che si tiene a Rocca Imperiale che si trova in Calabria, sul confine con la Basilicata, una cittadina che è idealmente ‘il paese della poesia’ perché ci sono lastre di ceramica affisse ai muri, su iniziativa di Aletti Editore e altri personaggi del mondo dello spettacolo e della letteratura. Si va a formare una vera e propria ‘casa della cultura’, girando per i vicoli infatti si possono leggere versi di Quasimodo, di Montale…Sono stato scelto per essere uno dei poeti che fanno parte della raccolta ‘Il Federiciano’ che è un’antologia che accoglie circa 200 poeti, scelti tra 2.700 partecipanti. Della giuria del Concorso, facevano parte Mogol, tra i più importanti autori della musica del ‘900, il figlio Alessandro del premio Nobel Salvatore Quasimodo, importanti cantautori italiani quali Mariella Nava e Mimmo Cavallo. All’interno del ‘Federiciano’ è stata inserita la mia poesia ‘Attraverso gli anni’ che parla dell’amore a livello mentale, intellettuale, quell’amore che non viene vissuto fisicamente, concretamente, ma  riesce comunque a scavare nel nostro cuore e a lasciare un segno molto profondo. C’è sia la speranza, l’attesa  che questo amore possa tornare e finalmente concretizzarsi, sia la consapevolezza che la bellezza di questo amore sta nel fatto che non si è realizzato, è rimasto un’idea, una sorta di incanto che dura … attraverso gli anni”. E.G.

Attraverso gli anni

Dovrei attenderti per tutti questi anni?

Aspettare di vederti sorgere

dalle acque come le maree

il volto della luna?

Amore che incedi sui sentieri d’autunno,

è troppo breve la misura del giorno

che timido si stende

sul fertile ventre della terra.

Sai, più facili apparirebbero

le strade che si inerpicano

sul corpo della notte,

se ti avessi tra le mie dita

come una lanterna.

Le nozze dell’anima

corrono sul filo del silenzio,

confondono le più salde

delle certezze,

mescolando pensieri nel cuore.

E sia: ti aspetterò nel tempo che scorre,

negli anni che ci caricheremo sulle spalle;

ma ricordati: mai potrò vederti mutata,

perché porto in me

l’eterno segreto celato

negli occhi di chi ama.